PORTOPALO - E' stato approvato un progetto comunale riguardante il sostegno a due extracomunitari per esigenze legate alle esigenze abitative e di lavoro. Il progetto, promosso dall'assessorato comunale alle politiche sociali ha riguardato M.E. (24 anni), nato in Eritrea, e L.N di 39 anni, congolese. A gestire l'intervento, in base al progetto del Comune di Portopalo, sarà la Cooperativa Sociale "Karol Wojtyla" che in loco segue il centro per rifugiati e richiedenti asilo. Il giovane eritreo è titolare di un permesso di soggiorno per protezione umanitaria, rilasciato dalla Questura di Caltanissetta ed è stato inserito nel sistema di protezione (nel settembre dell'anno scorso) che lo ha portato all'interno del suddetto Centro di Accoglienza "Sprar" di Portopalo. M.E. è già in possesso del premesso di soggiorno e l'inserimento nel progetto comunale è scaturito a seguito di una segnalazione dal territorio. L'eritreo è sbarcato sulle coste di Portopalo nell'estate del 2006 e dopo avere ottenuto la protezione umanitaria, è rientrato volontariamente a Portopalo.
Per agevolare la sua integrazione è stato attivato un corso base di lingua italiana, avviato nel mese di Ottobre (che prevede un esame finale con rilascio di un attestato entro il mese di maggio) e l'inserimento lavorativo. M.E., a seguito di contatti del Comune con un artigiano che lavora a Portopalo, è stato messo sotto contratto di apprendistato. Il problema è però l'assenza di una sistemazione abitativa per i costi degli affitti, per coprire i quali necessiterebbe quasi dell'intero stipendio da apprendista artigiano. Inoltre, le strutture visitate necessitano di una ristrutturazione e dell'arredamento completo, spese che il soggetto da solo non è in grado di sostenere. Attraverso il progetto del Comune le attività che si intendono sviluppare riguardano il pagamento della caparra e del primo mese di affitto della casa ed un contributo per l'acquisto degli arredi. L'assessorato comunale alle politiche sociali, cercando una collaborazione con i locatari privati, ha reperito un alloggio per il giovane eritreo che sarà disponibile dai primi di maggio. L'operato del Comune, in collaborazione con la cooperativa che gestirà gli interventi, si impegna a svolgere una attività di supervisione attraverso incontri periodici con il soggetto beneficiario e il datore di lavoro. Il progetto ha già avuto l'approvazione da parte del Fai (Fondo accoglienza immigrati), la struttura che esamina ed eventualmente approva le proposte dei Comuni in questo campo.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 22-04-2007 - Categoria:
Cronaca