La riscoperta dei siti archeologici e delle coste del territorio pachinese sembrano essere al centro dell'attenzione dell'amministrazione comunale. L'associazione Pro Loco, con il patrocinio del comune di Pachino intende realizzare degli itinerari turistici che abbiano come punti cardine proprio le zone archeologiche e le coste del territorio di Pachino. Ad ufficializzare l'iniziativa già da tempo allo studio dell'associazione Pro Loco è stato l'assessore al turismo e beni culturali Piero Scala che ha reso noti i posti interessati dagli itinerari. "Le zone interessate, -afferma nella nota l'assessore Scala- sono quelle delle Granelle, Ciappa, Morghella, Vulpiggia fino a Carratois e le zone archeologiche della "Torre Scibini" e della "Grotta Corruggi" dove verranno installati dei pannelli informativi riportanti le notizie storiche e le caratteristiche della zona". I tipi di pannelli che saranno adottati dalla Pro Loco recheranno diverse immagini in modo da mostrare ai visitatori l'aspetto che il territorio descritto assume durante i vari periodi dell'anno oltre alle nozioni di interesse storico. In particolare per le zone archeologiche verranno riportate brevi note informative riguardanti le popolazioni che nelle varie epoche hanno abitato il territorio e che hanno accompagnato l'evoluzione morfologica del territorio. "La pulizia dei siti, -continua il comunicato di Scala- sarà affidata alla ditta Dusty che, sensibile all'importanza della salvaguardia di queste zone di interesse archeologico e naturalistico, si presterà in modo del tutto gratuito per la loro sistemazione e la loro pulizia. Rimarrà in sospeso invece la sistemazione della Grotta di Calafarina, per la quale si attende un sopraluogo del comune e della Soprintendenza per stabilire il tipo di intervento da mettere in atto". È destinata dunque a rimanere nell'incuria uno dei luoghi più caratteristici del pachinese, sito lungo la costa tra Marzamemi e Portopalo, testimonianza di insediamenti preistorici e legato a racconti mitologici che colpiscono l'immagine collettiva dei visitatori, in attesa che la burocrazia decida di estirpare le erbacce che ne ostruiscono l'accesso. L'intervento della Pro loco guidata da Peppe Cavarra comunque non si fermerà solo agli itinerari turistici. "I progetti in cantiere sono molti, -dice Pierpaolo Mallia che è uno dei soci- intanto intendiamo proporre all'amministrazione le sagre. L'obiettivo principale è dunque quello di fare la sagra del pesce, antica tradizione dell'estate marzamese e che ormai da anni non viene più proposta. È chiaro però che lo sforzo anche economico necessario comporta la disponibilità da parte degli amministratori". Altra iniziativa in cantiere da parte dell'associazione per la valorizzazione dei luoghi caratteristici e delle tradizioni pachinesi è la registrazione dei flussi turistici.
"Intendiamo, -ha continuato Mallia- fare una mappatura di tutti coloro che visiteranno le nostre zone e si rivolgeranno alla sede estiva che sarà in piazza Regina Margherita nel cuore di Marzamemi in modo da compiere uno studio sui margini di incremento della recettività del territorio e sui meccanismi di accoglienza che è necessario riservare ai turisti. Qualunque progetto si intenda fare sul turismo infatti necessita di uno studio serio proprio sui flussi di visitatori". Finalmente dunque il concetto di turismo fa riferimento non soltanto al mare, ma anche alla cultura archeologica. Pachino da questo punto di vista meriterebbe certamente di più valorizzando la zona Cugni ad esempio, ricca di testimonianze del passato e che oggi versa in uno stato di totale abbandono, ma anche altri luoghi simbolo come la torre Scibini che meriterebbe un adeguata illuminazione oltre che la cura del terreno circostante ed una cartellonistica illustrativa.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 29-06-2004 - Categoria: Cronaca