Arci, musica in piazza per la festa di Liberazione

MARZAMEMI - Venticinque aprile in musica per il circolo Arci Iskra di Pachino. La ricorrenza del sessantesimo anniversario di liberazione è stata festeggiata dai ragazzi del circolo Arci con un'iniziativa musicale. Ad esibirsi sul palco montato nel piazzale Balata di Marzamemi sono stati numerosi gruppi musicali sia di Pachino che di altri centri siciliani. Musica a tutto volume dunque dalle 16 fino ad oltre mezzanotte, seguita da numerose persone. A fare da contorno sono stati anche uno stend promozionale dell'associazione e la vendita di prodotti di commercio equo e solidale. Quest'anno la manifestazione, che costituisce ormai un appuntamento fisso per l'anniversario della liberazione, ha avuto per tema "Ora e sempre resistenza contro tutte le mafie". Una tradizione, quella per il circolo Arci-Iskra iniziata due anni fa con la pubblicazione della dichiarazione dei diritti umani pubblicata dal circolo. "L'idea di fondo, -ha affermato Roberto Bruno, componente del circolo e copresentatore dello spettacolo musicale insieme a Denise Spicuglia- è quella di celebrare con un tono di allegria e coinvolgimento la giornata di liberazione dal regime nazifascista e di diffondere il valore storico e sociale della resistenza civile.

Vogliamo riattualizzare i grandi temi del mondo contemporaneo, e per questo abbiamo ospitato i prodotti di "Altromercato" che mette in vendita prodotti di commercio equo e solidale e beni confiscati alla mafia". Sulla giornata del 25 aprile è intervenuto anche il segretario dei Ds di Portopalo Petralito che ha posto l'attenzione sull'importanza della memoria e sul valore della giornata di Liberazione. "Crediamo che questi avvenimenti, -ha affermato in una lettera indirizzata al sindaco ed al presidente del consiglio- rivestano un valore anche educativo e vadano celebrati a dovere. Non si capisce dunque la dimenticanza da parte dei maggiori rappresentanti istituzionali locali che non hanno preso in considerazione la ricorrenza".

sa. mar.
Fonte: LaSicilia.it il 27-04-2005 - Categoria: Cronaca

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25 Aprile,Festa della Liberazione

UNA DATA DA RICORDARE,SEMPRE.


La liberazione d'Italia porta la data del 25 Aprile 1945, ma il promontorio di Pachino è stato liberato nella notte, che porta la data, del 10 luglio 1943.

Dunque, circa, due anni prima dal 25 Aprile 1945, quando le formazioni partigiane cattoliche,socialiste,liberali e il CNL unitario delle forze antifasciste ordinarono l'insurrezione generale nel centro nord d'Italia che era stata ritardata dalla pervicace e linea Gustav delle forze naziste e fascite che si opponevano invano all'avanzata delle truppe anglo-americane.
Una data storica non modificabile e non surrogabile o negoziabile con qualsiasi altro,se pur importantissimo, tema.
Data storica e ricordo della memoria ancora oggi non condivisa da tutti gli italiani. Infatti, chi ancora oggi si ispira alle tragiche rimembranze del fascimo e del nazifascimo ha un groppo alla gola per questa debacle,caduta,sconfitta mondiale delle dittature: italiana ,tedescha,Spagnola e giapponese.In quest'ultima nazione sel Sol Levante, ricordiamo che fù decisiva l'azione del B 29 della USAF americana, battezzato dal pilota Paul W.Tibbets 'Enola Gay in onore della madre, che nella notte fra il 5 e 6 Agosto del 1945 lancio la bomba atomica su Hiroschima e successivamente, con un altro velivolo, su Nagasaki. E' per questo che ogni donna ed uomo ha una storia connessa a quei tragici eventi e porta impresso, come marchio indelebile, la propria provenienza storica e culturale che ogni essere umano difende come propria memoria. In questo caso bisognerebbe parlare di rispetto delle proprie tradizioni e della propria cultura e provenienza! Ma di fronte a quello che è stato questo fenomeno nefasto per l'Europa e per il mondo non ci possono essere scusanti, ne storiche ne personali, che possono in qualsiasi modo giustificare, il terrore,la morte, i campi di sterminio, l'olocausto di un popolo laborioso che è quello ebreo. Dunque, ricordare è importante. E tenere alta la bandiera della libertà, di vita,di espressione, di pensiero lo è ancora oggi, più di ieri e, forse, anche di domani. Pertanto, ritengo importante che a Pachino sia stata ricordata questa data attraverso un pluriconcerto di giovani band musicali che, al sopra e al di fuori del contesto di appartenenza, hanno manifestato per questa ricorrenza storica che rappresenta, comunque e per tutti, l'inizio di una nuova vita per una Italia libera da quella orribile dittatura.


p.s.
Per evitare inutili e sterili polemiche, alimentate da questa ancora viva dicotomia, fra fascimo ed antifascimo: stendo un velo pietoso sulle polemiche sterili ed insignificanti che gli "idiologi" di "nuova generazione", conducono sistematicamente sull'aperto e libero sito di Marzamemibynigth.

Abbiate il coraggio di firmarvi.
Dimenticavo, per farlo ci vuole fegato e coraggio!

Cordiali Saluti, Spiros