PACHINO - «Purtroppo anche Pachino è stata risucchiata nel vortice della crisi economica e sociale: lo testimoniano i dati forniti dai Servizi Sociali che nei giorni scorsi hanno lanciato il grido di allarme sull'emergenza povertà in città»: è preoccupato il segretario cittadino della Cgil, Antonio Armone. «Credo - dice - che tutti dovremmo fare tesoro dei dati emersi sullo stato dei bisogni delle fasce più deboli della popolazione. Ciascuno con le proprie competenze e responsabilità, dovrebbe impegnarsi per mettere in campo idee e proposte per contrastare la profonda recessione. Amministratori, partiti politici, sindacati, associazioni e imprese, dovrebbero riflettere non poco su una Pachino che si scopre sempre più povera, con le aziende costrette a chiudere riducendo ogni giorno di più le opportunità di lavoro. Curarsi a Pachino costa, pertanto in molti non ce la fanno e sono sempre di più le famiglie che si disgregano». La statistica però, per il responsabile della Cgil, non deve rimanere fine a se stessa. «Era il 28 gennaio dell'anno scorso - continua - quando, su questi stessi temi, la Cgil lanciò l'allarme mettendo in campo una serie di proposte per la contrattazione sociale. Si tratta di accordi sottoscritti tra chi amministra e le parti sociali in rappresentanza dei cittadini, per proteggere i redditi dei lavoratori, dei pensionati, dei licenziati e comunque di quelle fasce di cittadini più fragili».
La Cgil inoltre sottolinea come la legge quadro in tema sociale rimane quasi sempre disattesa. «La Cgil di Pachino riproporrà sin da subito un nuovo patto di contrattazione sociale con il Comune e le imprese del territorio, onde evitare che la crisi assuma proporzioni maggiori. Il Comune può tutelare le condizioni di vita dei più deboli, intervenendo in difesa dei servizi pubblici». Gli accordi che la Cgil proporrà sono molteplici e in svariati settori: dalla riduzione dell'Irpef, all'aumento delle fasce di esenzione, dall'intervento sulle tariffe dei servizi, all'adozione dell'Isee istantanea. Possibile intervenire anche per la riduzione dei prezzi dei beni di prima necessità, coinvolgendo il Comune e le imprese del territorio, permettendo di realizzare il mercato a chilometro zero o la spesa sociale dei cittadini. «Sul tema del lavoro poi - conclude Antonio Armone - l'accordo con le parti sociali potrebbe essere finalizzato ad appaltare subito le opere pubbliche cantierabili o la costituzione di un fondo con i Comuni limitrofi che permetterebbe di aumentare le opportunità di lavoro. Sin da subito comunque, la Cgil sosterrà, assieme a Cisl e Uil, le iniziative che la casa municipale intenderà adottare per far crescere l'economia locale e migliorare i redditi».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 04-01-2012 - Categoria:
Politica