PORTOPALO - Dopo gli sbarchi clandestini di questi ultimi giorni, le indagini di polizia e carabinieri non si sono fermate e, tra ieri e giovedì le forze dell'ordine hanno posto in stato di fermo due cittadini extracomunitari implicati attivamente negli sbarchi del 16 e del 19 giugno. Per lo sbarco di giorno 16 gli uomini della polizia di stato, insieme al personale della sezione operativa navale della guardia di finanza di Siracusa, hanno individuato, dopo alcuni giorni di indagine, l'organizzatore dello sbarco clandestino. L'arrestato si chiama Alì Abdela, un trentaduenne di origini africane che è stato posto in stato di fermo in quanto ritenuto responsabile di aver organizzato il viaggio clandestino previo compenso. Il fermo è stato eseguito nei confronti dell'uomo presso il centro di prima identificazione di Cassibile, luogo dove era stato ospitato dopo lo sbarco. A bordo della nave che approdò sulle coste portopalesi una settimana fa, oltre ad Alì Abdela, vi erano altri 25 extracomunitari. Dei venticinque disperati, (di cui 6 ancora minorenni), ventidue erano uomini, e tre erano donne. Giovedì scorso invece, i carabinieri della stazione di Portopalo di Capopassero, hanno eseguito lo stato di fermo presso il centro di accoglienza di Cassibile nei confronti di Bakaijarra Bakaijara, classe 1987, proveniente dalla Sierra Leone, ritenuto responsabile di aver favorito l'ingresso clandestino in Italia di 24 cittadini extracomunitari nel corso della sbarco avvenuto a Portopalo il 19 di questo mese. Gli elementi raccolti dai carabinieri subito dopo lo sbarco di giorno 19 hanno permesso di individuare lo scafista, tali elementi hanno consentito poi di porre in stato di fermo Bakaijarra Bakaijara che, espletate le formalità di rito è stato condotto presso la casa circondariale di Siracusa.

Silvestra Sorbera