PACHINO - E' stato arrestato con l'accusa di avere intascato una mazzetta di 2.500 euro da un imprenditore siracusano che gestisce un canile in regime di convenzione con il comune di Pachino. Giorgio Giliberto, 50 anni, imprenditore, è finito agli arresti domiciliari dopo che gli agenti della squadra mobile di Siracusa lo hanno bloccato con le mani nel sacco. L'amministratore, con delega all'Urbanistica e Verde pubblico, avrebbe chiesto ed ottenuto la somma di a 2.500 euro pari al 10% di un credito di 25 mila euro vantato dall'imprenditore nei confronti del Comune. In cambio, secondo il castello accusatorio, l'assessore avrebbe dovuto accelerare l'iter per la riscossione del debito vantato ormai da tempo. Lo scambio della tangente sarebbe avvenuto in un noto bar di Avola dove l'assessore Giliberto avrebbe incontrato l'imprenditore e riscosso una busta chiusa contenete la somma di denaro. Ma le banconote erano state precedentemente fotocopiate dagli agenti che pare stavano indagando già da diversi mesi sulla vicenda. All'uscita dal bar infatti, i poliziotti hanno fermato l'auto dove viaggiava Giliberto rinvenendo la busta ancora riposta sul sedile a fianco dell'uomo.
Da qui sono scattate le manette per Giliberto che si trova agli arresti domiciliari. Una versione che, tuttavia, non convince gli amici ed i collaboratori più stretti dell'assessore pachinese, secondo cui Giliberto non era affatto a conoscenza del contenuto della busta che gli sarebbe stata consegnatagli dal gestore del canile al fine di far protocollare documenti contenuti all'interno. Anche l'appuntamento all'interno del bar di Avola, sarebbe stato preso su insistenza dell'imprenditore che più volte aveva cercato, negli ultimi mesi di incontrare l'assessore affinché lo stesso intercedesse per velocizzare l'iter di pagamento di alcune fatture insolute. La notizia dell'arresto dell'assessore Giliberto, personaggio molto noto a Pachino sia per la sua attività politica che imprenditoriale, ha in breve fatto il giro della città. Il sindaco Paolo Bonaiuto ha affermato: «Attendiamo di capire e conoscere cosa sia successo e confidiamo nella magistratura affinché si faccia piena luce sull'accaduto». Intanto l'assessore, che si trova agli arresti domiciliari, si è autosospeso dalla carica e dal partito, l'Api. Giliberto è stato protagonista di numerose stagioni politiche, ed ha ricoperto le vesti di assessore sia nell'attuale giunta che nella precedente. Esponente prima del Ccd, poi passato ad Italia dei Valori, era ora approdato all'Api. Qualche anno fa era stato candidato persino al Senato. Nelle ultime elezioni aveva creato un movimento civico poi confluito all'Api.
Salvatore Marziano
Choc dopo l'arresto dell'assessore
Choc nel mondo politico pachinese. L'arresto dell'assessore Giorgio Giliberto in flagranza di reato per avere intascato una tangente, ha frastornato l'ambiente politico e soprattutto quello amministrativo che della legalità e della trasparenza fino ad oggi aveva cercato di farne una bandiera. Ora si attendono gli sviluppi della vicenda. All'assessore sono arrivati gli attestati di stima e vicinanza umana da parte dei consiglieri comunali dell'Api che hanno dichiarato: «Apprendiamo con stupore la notizia dell'arresto e non possiamo che esprimere la nostra meraviglia ed il nostro stupore conoscendo il suo spessore umano e sociale. Con senso di responsabilità e con serenità accettiamo la sua autosospensione dal partito e dal ruolo di amministratore comunale. Ancora una volta Giliberto ha dato prova di sensibilità istituzionale e di assoluta trasparenza oltre che di integrità morale. Siamo pronti a dare il nostro sostegno morale all'uomo ed al politico che esprime rispetto, e confidiamo nell'attività giudiziaria, certi che il nostro assessore, nel quale abbiamo massima fiducia, riesca a dare una spiegazione del suo operato e sulla dinamica di quanto accaduto».
Anche il deputato regionale Mario Bonomo ha espresso solidarietà nei confronti di Giliberto a cui era legato da vincoli politici piuttosto intensi. «A lui va, sul piano umano, la vicinanza in un momento certo non facile -ha affermato Bonomo-. Confido possa venire fuori da questa situazione riuscendo a dimostrare le proprie ragioni. Essendo comunque l'integrità morale precondizione essenziale ed indispensabile per l'avvio ed il mantenimento della militanza politica in Alleanza per l'Italia, allo stato degli atti ed in attesa che le conseguenti decisioni vengano adottate dagli organismi interni deputati nei tempi e con le modalità previste ritengo che Giliberto vada considerato sospeso dalle funzioni ed incarichi di partito».
Il segretario pachinese del Pd Marco Lao si è dichiarato, a nome dell'intero partito, «fortemente dispiaciuto» per gli ultimi accadimenti legati alle vicende giudiziarie dell'assessore Giliberto, esprimendo piena fiducia nella magistratura. «Siamo preoccupati, -ha aggiunto Lao- e ci attendiamo che il sindaco, revochi il mandato all'assessore ed attui tutte le procedure possibili per un controllo accurato degli atti amministrativi in modo da garantire che vicende come questa non debbano più accadere». Nella serata di ieri intanto sono arrivate le dimissioni di Giliberto.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 04-09-2010 - Categoria:
Cronaca