PACHINO - Delle sei ipotesi di assenteismo che gli contestava la Procura della Repubblica, Giuseppe Ciavola, figlio dell'ex sindaco di Pachino, avvocato Sebastiano Ciavola, quattro sono state ritenute sussistenti e ampiamente documentate, mentre per le restanti due, non essendo state raccolte prove inconfutabili, il dipendente dell'Asp, con uffici amministrativi tra Pachino, Portopalo e Noto, è stata pronunciata sentenza di assoluzione dal giudice monocratico Carmen Scapellato. Per le quattro ipotesi di assenteismo dal posto di lavoro ritenute sussistenti, il giudice monocratico della sezione staccata di Avola del Tribunale ha condannato Giuseppe Ciavola a sei mesi di reclusione con la concessione della condizionale.
Il giudice ha inoltre condannato Ciavola, che anni fa ha avuto anche incarichi politici, al risarcimento dei danni in favore dell'azienda sanitaria provinciale, che si era costituita parte civile, facendosi rappresentare dall'avvocato Giuseppe Lavaggi, che, per impedimenti dell'ultimo momento, non ha potuto partecipare all'udienza conclusiva del processo, chiedendo al suo collega, avvocato Valerio Vancheri, di sostituirlo e di battersi per la condanna dell'imputato, a sua volta difeso dall'avvocato Ettore Randazzo. Ciavola risultò assente dal posto di lavoro nel 2006 e denunciato alla magistratura per truffa aggravata. La fattispecie delittuosa contestatagli dalla Procura della Repubblica è stata ritenuta sussistente dal giudice monocratico che, accogliendo la richiesta e del rappresentante della pubblica accusa e del difensore della parte civile, ha pronunciato nei confronti dell'«infedele dipendente dell'Asp» sentenza di colpevolezza.
Pino Guastella
Fonte:
LaSicilia.it il 13-01-2012 - Categoria:
Cronaca