PACHINO - Si è giunti al 49° assessore per la giunta Barone in carica da oltre tre anni. Ieri nella tarda mattinata è stato nominato Pietro Savarino al posto di Carmela Capodicasa che nei giorni scorsi aveva rimesso il mandato nelle mani del sindaco dopo che il consigliere di riferimento, Paolo Di Pietro, aveva a sua volta rassegnato le dimissioni. Savarino è diretta espressione del nuovo consigliere in casa Udc, Salvatore Spataro, insediatosi al consiglio nella seduta dello scorso 11 maggio. Il nuovo amministratore ha subito ricevuto le deleghe, e si occuperà di sport e spettacolo, turismo, verde pubblico, e pari opportunità. "Sono un ottimista per natura, -ha affermato subito dopo la nomina- e credo che con l'impegno e con il pensare positivo riuscirò ad invertire la rotta rispetto al passato". Sempre ieri sono state assegnate le rubriche all'altro neo-assessore nominato solo qualche giorno fa e cioè a Giovanni Lauretta, espressione di Nuova Sicilia. Lauretta si occuperà di bilancio e finanze, contenzioso, affari del personale, polizia municipale e viabilità. L'assessore di Ferrazzano dunque sarà subito alle prese con lo scoglio maggiore per un'amministrazione in crisi quale è il bilancio di previsione. "Ci stiamo lavorando già da qualche giorno, -ha affermato Lauretta- e faremo in tempo per la scadenza di fine mese a presentarlo". Intanto l'ambiente politico rimane surriscaldato. Il presidente del consiglio Nicastro ieri ha replicato alle critiche sollevate dal consigliere di An Nino Spatola. "Non vedo perché nella prossima seduta consiliare si dovrà riprendere il discorso relativo alla mozione di sfiducia nei miei confronti. Il dibattito in aula c'è già stato e la mozione è stata bocciata. A favore della mia sfiducia non si è registrato nessun voto, per cui non vedo perché il dibattito dovrebbe essere riaperto.
Se Spatola non era in aula per sua scelta e per non averne avuto il coraggio, -ha aggiunto sferzante- nonostante fosse stato uno dei maggiori promotori della mozione nei miei confronti, non si vede il motivo per cui si debba tornare indietro. I pachinesi lo aspettavano e lui da piccolo politico non si è presentato in aula. Vorrei poi ricordargli che non è nella prerogativa dei consiglieri decidere l'odg, ma è prerogativa del presidente dopo aver ascoltato i capigruppo". Nicastro ribatte punto per punto alle critiche ricevute e afferma: "Non capisco come fa Spatola a dire che io non godo della fiducia dei consiglieri. Capisco che non era presente alle scorsa seduta quando la mozione nei miei confronti è stata bocciata, ma non li legge i giornali? Non si confronta con gli altri partiti politici? Credo che più Spatola parli e più si fa autogol. È lui che non sa cosa vuole fare da grande visto che ha cercato di fare il senatore, il presidente della provincia ed il sindaco di Rosolini. Ma se i rosolinesi non lo hanno voluto non capisco come mai dovrebbero essere i pachinesi ad averlo come presidente del civico consesso". Poi Nicastro va in soccorso del capo di segreteria di Bono e cioè Paolo Bonaiuto, anch'egli finito nelle mire delle critiche di Spatola. "Si parla di placet della società civile, -ha affermato- ma la predica viene dal pulpito sbagliato dato che egli non rappresenta nessuno". Ma le critiche di Nicastro si aggiungono quelle del capogruppo di Rinascita Salvatore Blundo. "Spatola sta mercificando un assessorato con Nino Iacono e così facendo sta accettando anche lui uno degli ossicini come gli altri. Mi chiedo dove voglia arrivare dato che a Rosolini con il suo consigliere appoggia un'amministrazione di sinistra ed a Pachino una di destra".
Sa. Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 19-05-2005 - Categoria:
Politica