PACHINO - Passa per un documento sottoscritto da sette consiglieri di maggioranza, il futuro dell'amministrazione comunale di Pachino. Giovedì sera i consiglieri Blundo, Spataro, Agricola, Tossani, Giannì, Giliberto e Runza hanno sottoscritto un documento con il quale si chiede al sindaco di continuare l'esperienza amministrativa esclusivamente con esponenti politici che lo hanno sostenuto sin dalle battute della candidatura e della campagna elettorale. Con il documento inoltre viene chiesto che la maggioranza si faccia carico di votare la mozione di sfiducia nei confronti del presidente del consiglio comunale Andrea Rabito. La sfiducia tuttavia, non sarebbe la conseguenza dell'indizione del consiglio comunale aperto in piazza, quanto il non avere seguito l'indirizzo dato dalla maggioranza stessa in diverse occasioni. In ogni caso, secondo i sette consiglieri firmatari, il futuro dell'amministrazione dipenderà da due passaggi fondamentali: l'estromissione del gruppo facente capo al consigliere provinciale Nino Iacono, e la sfiducia al presidente Rabito. Nel caso in cui il primo cittadino non condividesse le linee tracciate, non potrebbe più contare sui consiglieri firmatari del documento. Le posizioni appaiono piuttosto ferme e prive di margini di mediazione. Le conseguenze e gli scenari che si apriranno, dunque potrebbero essere due. Il primo potrebbe comportare un avvicendamento alla poltrona più alta del consiglio comunale e l'estromissione dalla giunta dell'assessore Andrea Ferrara che fa parte dell'area Iacono, e del vicesindaco Lentinello che verrebbe sostituito con un nome vicino al deputato regionale Pippo Gennuso ed al consigliere Runza.
Il secondo scenario invece potrebbe portare ad un azzeramento totale della giunta con l'abbandono di Scala, e Bufardeci e la sostituzione dello zoccolo duro che fino ad oggi ha sostenuto Bonaiuto. In questo caso il primo cittadino perderebbe anche la maggioranza in consiglio, e verrebbe sostenuto da 8-9 consiglieri. In ordine alla sostituzione dell'assessore e vicesindaco Lentinello sembra essere tramontata la nomina di Giuseppe Di Martino in quota Mpa. Il posto in Giunta potrebbe essere occupato dall'ex assessore Nino Augliaro, nomina che riuscirebbe a mettere d'accordo le varie anime del Movimento autonomista. Intanto continua il confronto sulla discarica di contrada Camporeale. A schierarsi per l'irrealizzabilità è stato anche il soprintendente Guzzardi che ha chiarito come i vincoli non permettano il concedersi di alcuna autorizzazione e producono la nullità delle autorizzazioni già concesse. Ciò va ad aggiungersi al parere negativo espresso anche da un esperto che l'amministrazione ha incaricato.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 28-05-2011 - Categoria:
Politica