È stato proclamato per il prossimo 22 maggio lo sciopero generale che dovrebbe coinvolgere l'intera cittadinanza al fine di evidenziare tutte le difficoltà a cui vanno incontro i cittadini di Pachino e Portopalo di Capo Passero nel raggiungere lo svincolo autostradale di Calabernardo. A comunicarlo è stato il promotore dell'iniziative, l'ex deputato regionale Gioacchino La Corte in seno ad una riunione indetta proprio per organizzare la manifestazione. La riunione tuttavia non ha sortito gli effetti sperati. Solo pochissimi infatti sono stati i partecipanti, forse una decina in tutto. Della diserzione dei pachinesi si è reso conto lo stesso La Corte che più volte ha fatto cenno ad una ipotesi di porre fine alla sua battaglia personale per l'autostrada proprio a causa della mancata partecipazione e del disinteresse dimostrato dai pachinesi. Assenti del tutto, sebbene invitati, il sindaco e la giunta. Una latitanza pesante, quella istituzionale, sottolineata nel suo intervento anche dal segretario della Cgil Antonio Armone che ha affermato: «La comunità si è scelta degli amministratori che ora però, di fronte ad una esigenza pressante quale quella della viabilità, lasciano sola la gente. Hanno chiesto i voti per occuparsi dei problemi della gente e ora che ci sono problemi grossi disertano gli appuntamenti.
Le difficoltà di collegamento con l'autostrada sono anche un problema agricolo per la spedizione delle merci. Dov'è il movimento di Forza Agricoltori? Noi vorremmo vedere la fascia tricolore del sindaco che in prima persona sposi i bisogni della gente». Impegno all'unità delle soluzioni è invece stato chiesto dal presidente del consiglio comunale Salvatore Blundo che ha invitato a chiedere con la protesta non già lo svincolo alternativo alla bretella ma una soluzione al collegamento con Calabernardo, invitando i presenti a non escludere l'ipotesi della costruzione di una bretella il cui iter burocratico è già in fase piuttosto avanzato. Un secco no è però venuto da La Corte secondo cui lo sciopero del 22 maggio è solo per ottenere lo svincolo all'altezza della cosiddetta «cianata i Maria». L'ex parlamentare all'Ars però esclude categoricamente l'ipotesi bretella da lui considerata «inutile e dispendiosa».
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 03-05-2008 - Categoria:
Cronaca