Si svolgerà questo pomeriggio alle 15 l'incontro tra il comitato per la costruzione dello svincolo in direzione Pachino capitanato dall'ex deputato all'Ars Gioacchino La Corte ed il presidente del Cas, (consorzio autostrade siciliane) per la consegna della petizione posta in essere dallo stesso La Corte e volta ad evidenziare il grave errore della mancata previsione di una uscita dall'autostrada Siracusa-Gela in direzione Pachino. Dopo numerosi tentativi, richieste, e telefonate, finalmente il nuovo direttore del Cas Patrizia Valenti ha fissato l'incontro con la delegazione pachinese. All'appuntamento ci sarà anche l'amministrazione comunale con il vicesindaco Sebastiano Zocco. La casa municipale ha anche comunicato a La Corte la disponibilità di un pulmino, qualora le esigenze lo richiedessero, per recarsi a Messina. «Faremo conoscere al presidente del Cas, -ha affermato La Corte- la necessità e l'esigenza per il comune di Pachino e Portopalo di avere uno svincolo nel punto di intersezione con la strada provinciale Noto-Pachino.
Riteniamo che avere aperto il tratto Cassibile-Noto in assenza di collegamenti idonei tra la strada provinciale e lo svincolo di Calabernardo, sia stato un grave errore per tutti. Siamo in presenza di una autostrada in cui manca tutto, e la nostra zona in questo svincolo si gioca tutto dato che la merce e le produzioni pachinesi vengono trasportate esclusivamente su gomma». L'economia inoltre attualmente non può beneficiare neanche del tratto autostradale appena aperto. I mezzi pesanti, ed i Tir che trasportano i prodotti dell'agricoltura locale non possono utilizzare lo svincolo di Calabernardo, e per loro l'uscita obbligatoria è quella di Avola. I mezzi dunque sono costretti al percorso tradizionale. «Per noi ad oggi l'autostrada non comporta alcun beneficio, -ha affermato La Corte- ed il tempo che si perde lungo gli svincoli esistenti in caso di intasamento oltre che la pericolosità ci condanna a spese gravose sia di carattere economico che di tempo che si riverberano automaticamente sui produttori e sui consumatori, veri e proprio anelli deboli della catena produttiva». La petizione è già stata consegnata ai sindaci, all'assessorato regionale ai trasporti ed al Ministero a Roma.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 27-05-2008 - Categoria:
Cronaca