Aveva reperti, denunciato imprenditore

PACHINO – Un imprenditore di Pachino è stato denunciato dalla Guardia di Finanza perché trovato in possesso di reperti di interesse storico risalenti ad oltre duemila anni fa. Si tratta di due anfore e della testa della scultura di una donna. Quest'ultimo, dei tre pezzi, sarebbe il più pregiato. Ne sono convinti gli esperti della Sovrintendenza, i quali avanzano l'ipotesi che possa provenire da scavi clandestini effettuati dai tombaroli nella zona di Centuripe, in provincia di Enna. Le due anfore, alte circa un metro, che risalirebbero al periodo greco romano compreso tra il III e il I secolo avanti Cristo, potrebbero essere state trovate, invece, nei fondali marini antistanti il terri torio pachinese. A farlo ritenere sono la natura delle incrostazioni che in parte le ricoprono. Sono, molto probabilmente, parte del carico di un nave naufragata davanti alle coste siracusane. I tre reperti sono stati trovati nella casa dell'imprenditore. Questi non li nascondeva, ma li teneva bene in vista. Adesso sono stati consegnati alla Sovrintendenza, che provvederà a catalogarli per poi esporli e dare così la possibilità a tutti di ammirarli.
Fonte: La Gazzetta del Sud On Line il 29-03-2003 - Categoria: Cronaca

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