Aviaria, le richieste di La Corte

PACHINO - Rimane alta la guarda nei timori dell'influenza aviaria. A seguito della presenza delle aree palustri la zona continua ad essere monitorata costantemente ed è attenzionata certamente anche per la vicinanza con l'oasi naturalistica di Vendicari. In contrada Forte, a confine tra il territorio pachinese e quello netino sono stati affissi a cura del comune di Noto degli avvisi recanti la seguente scritta: “Zona di Protezione per influenza aviaria”. Al momento non è certo se casi di malattia conclamata siano stati accertati all'interno dell'oasi, quello che si sa è che la zona viene monitorata ed all'interno dell'area di protezione naturalistica ci sono degli animali sentinella per il monitoraggio. All'interno del centro abitato, ed in particolare in piazza Vittorio Emanuele sono state fatte delle operazioni di pulizia straordinaria. Tali operazioni non hanno soddisfatto il segretario dei Comunisti italiani Gioacchino La Corte che è tornato a scrivere al commissario Carlo Turriciano invitandolo ad emettere ordinanze per ulteriori operazioni di pulizia e disinfezione di tutti gli alberi della piazza, nei viali della città e nelle vie molto frequentate.

“L'influenza aviaria è un grosso problema, -scrive in un comunicato La Corte- che investe il nostro territorio proprio perché nella fascia che va dal ragusano a Vendicari si hanno le rotte degli uccelli migratori. Non c'è tempo da perdere e bisogna adottare tutte le cautele necessarie”. Per La Corte è necessario creare una barriera protettiva tra gli alberi della piazza che costituiscono un ricovero per gli uccelli e le persone che vi passeggiano sotto. Nell'immediato inoltre il segretario dei Comunisti italiani raccomanda un ulteriore ciclo di disinfestazione poiché il virus H5N1 dell'Aviaria si trasmette con gli escrementi animali. La Corte chiede altresì al commissario Turriciano di adottare degli strumenti pacifici di dissuasione per gli uccelli in modo che essi non stazionino tra le fronde degli alberi.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 22-02-2006 - Categoria: Cronaca

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