Un avvio di rassegna folgorante. Per il presidente dell'associazione «Teatro Giovane», Sebastiano Cimino, l'inizio della stagione 2002-2003 alla sala-teatro «San Corrado» di Pachino è stato straordinario, superando i già elevati livelli dell'anno scorso. «Quest'anno effettivamente - afferma Cimino - siamo andati al di là del risultato della stagione precedente e questo ci soddisfa». I primi appuntamenti hanno infatti registrato il tutto esaurito oltre al dato della campagna abbonamenti che ha avuto un andamento molto positivo. A Pachino dunque le serate teatrali registrano un grosso riscontro di pubblico che risponde con un'attenzione ed una partecipazione veramente elevata. «Gli appuntamenti presentati fin qui - aggiunge il presidente di Teatro Giovane - sono stati di livello molto elevato e poi quest'anno, rispetto alle edizioni passate della rassegna, abbiamo coinvolto le compagnie teatrali di ben sette provincie siciliane, tutte di alto livello ed il pubblico questo lo ha apprezzato».
Il prossimo appuntamento con la rassegna è in programma tra sette giorni con la «Compagnia dell'Isola» di Sciacca che presenterà «La lupa» di Giovanni Verga. «Sono molto curioso di vedere il lavoro degli amici saccensi - sottolinea Cimino - ma sono sicuro che sarà un successo anche questo». Per la compagnia di Pachino gli appuntamenti inseriti nella rassegna riguarderanno Moliere (Il malato immaginario), «Questi fantasmi», un pilastro del repertorio del Teatro Giovane, e «Il Bell'Antonio» di Brancati nel riadattamento di Giuseppe Drago, insigne esponente culturale pachinese da tempo a Palermo. «Drago è quello che può essere definito senza rischio di smentita un pilastro a livello culturale - sottolinea Sebastiano Cimino - e siamo onorati di poter collaborare con lui». La rassegna teatrale di Pachino dunque conferma di aver raggiunto un livello artistico di tutto rispetto.
Teatro Giovane per dire.Ha almeno 30 anni. Si puo' dire che da sempre, il mio carissimo amico, Sebastiano Cimino è stato ed è IL TEATRO. Mi ricordo ancora oggi, con emozione, quando preparavamo le quinte per le prime commedie.(1972-73)Era straordinario il modo ed il tempo delle battute delle canzonature simpatica di una compagnia di cui per un breve periodo mi sono sentito parte integrate. Mi dava l'emozione di essere stato davvero una comparsa in mezzo a persone come Sebastiano,Zino, ecc, chè esprimevano nella gestualità nella mimica e nell'azione teatrale dei veri attori. Sebastiano l'ho è sempre stato. Si è consacrato nella definizione piu' vasta colui che ha reso materialmente possibile la formazione del teatro Piccolo di Pachino. Tutto, secondo me, nasce e si sviluppa, anche dalla grande apertura mentale culturale di Padre Paolino dei Canossiani di Pachino.Un grande Padre per Pachino,un vero educatore.
Ora a sentire questa notizia mi sono detto!! A che meraviglia Sebastiano e Peppe Drago sono impegnati in questa stagione di Teatro a Pachino. Poi ho pensato? La stessa sala di un tempo!???????!!!!.Pare di si!!!!!
Pachino, a parte San Corrado, non ha adeguate attrezzature teatrali. Insomma un Teatro a Pachino ci vorrebbe. Sarebbe una opera di enorme importanza culturale. Chissa se ci sara' a Pachino qualcuno che vorrà farsi carico della richiesta per sollecitare o quantomeno a fare presente il problema.
Ed eventualmente in che tempi si possa definire tale attrezzatura.
Per quanto riguarda Peppe Drago è da considerare il massimo conoscitore della storia Ufficiale della città di Pachino. Lo dimostra il suo bellissimo libro, e male ha fatto il webmaster del Comune di Pachino a non adottare quanto scritto sulla fondazione di Pachino.Invece di inserirne un'altro che tratta della storia di Pachino vista da Noto. Io credo che, quella di Giuseppe, sia l'opera piu' idonea a rappresentare e presentare ufficilmente la città di Pachino al mondo attraverso internet. Speriamo che anche su questo si prenda atto della realtà che circonda coloro che materialmente stanno pensando alla progettazione e realizzazione del sito. Comunque l'impressione è quella di un Comune che non ha una sua politica identificabile e di apertura verso tutto il territorio culturale ed economico. E' questo è fattore determinante.
Diamo un giudizio di incoraggiamento a fare di piu', al Comune di Comune di Pachino e preghiamo il Sindaco di farsi carico della risoluzione del problema. Nei giusti termini di reciproco cordiale rapporto e stima anche per il Sindaco che non puo' avere la bacchetta magica per risolvere tutte le
annose questioni che ci sono a Pachino.