PORTOPALO - E' costata quasi tredicimila euro l'azione vandalica, ai danni dell'area portuale, dello scorso mese di novembre. In quella circostanza, ignoti immisero dolosamente, nello specchio acqueo del porto, buona parte di olio esausto che si trovava nell'apposito contenitore sistemato lungo la banchina del molo di Levante. Circa duecento litri di materiale inquinante finì in mare, costringendo l'amministrazione comunale ad effettuare l'intervento di bonifica. Il Comune, con determina del responsabile dell'Area Tecnica, Mario Poidomani, ha adottato il provvedimento con il quale viene saldata la somma di euro 12.792, iva inclusa, ad una ditta specializzata in questo tipo di interventi di bonifica. La bravata degli ignoti imbecilli, per usare un termine leggero, è costata alla collettività portopalese un bel po' di quattrini.
«Soldi che potevano essere impiegati - afferma un pescatore - per iniziative socio-culturali o per altre esigenze di questo territorio». Purtroppo, come dice un vecchio detto, la mamma dei cretini sforna figli in continuazione. E i casi di danneggiamenti al parco archeologico o quelli più recenti al parco Robinson situato all'interno della piazza di Scalo Mandrie, confermano che anche a Portopalo nessun bene pubblico può dirsi al sicuro. «Accanirsi contro il porto e contro i giochi dei bambini è indice di un'ignoranza e di una maleducazione senza precedenti. - afferma un giovane genitore - In estate, notai un giovane di circa tredici-quattordici anni, intento a danneggiare alcune piante nei pressi della piazza. Al mio rimprovero mi rispose alzandomi il dito medio della mano sinistra. Occorre lavorare, a casa, a scuola e in parrocchia, sull'educazione dei ragazzi. Sarebbe un investimento per un futuro migliore».
SER. TAC.
Fonte:
LaSicilia.it il 17-12-2010 - Categoria:
Politica