Altro colpo di mercato per la Sambonifacese. Dopo l'ufficialità dell'acquisto del centrocampista d'esperienza Aureliano Modesti, la società rossoblu mette a segno un ennesimo importante affare, aggiudicandosi dal Mantova l'ex professionista Cristian Baglieri. Nato a Pachino, in provincia di Siracusa, il 23 marzo del 1974, Cristian Baglieri è cresciuto nelle trafile del Napoli di Diego Armando Maradona, fino ad approdare in prima squadra al fianco del grande campione argentino e ottenere una presenza in campionato contro il Parma e due in Coppa Italia. L'avventura campana si conclude nel '93 quando Baglieri passa alla Lodigiani, serie C1. La stagione successiva il salto di categoria in B nell'Ancona, poi, sempre nella serie cadetta, il ritorno al sud nel Foggia, poi Lecce e Castel di Sangro. Dopo 3 anni il passaggio al Padova in C2. Ad ottobre del 2001 la cessione al Thiene. Due stagioni e altro trasferimento alla volta di Forlì in serie C2. Un solo anno in Emilia e subito valigie pronte per Mantova, dove dalla C2 conquista la promozione in serie C1. E adesso, la Sambonifacese.
Baglieri, è soddisfatto?
"Sì, sono contento. Avevo voglia di rimettermi nuovamente in discussione, sono stato contattato anche da diverse squadre di serie C ma non ci sono stati accordi, per questo alla fine ho accettato questa avventura. Sono stato chiamato inoltre dal presidente rossoblu, sono state chiarite alcune cose, e alla fine ho scelto la Sambo".
Sono pochi giorni che lei è qui, ma l'ambiente come le pare?
"L'ambiente mi sembra giusto, e la squadra per quel poco che ho visto è formata da bravi ragazzi, speriamo bene".
Il fatto di essere retrocesso di categoria non le dispiace?
"Io sono dell'idea che, indipendentemente dalla categoria in cui un giocatore si trova e gioca la cosa, bisogna sempre avere la testa e la mentalità giusta. Sono venuto qui per rimettermi in discussione, tornare tra i professionisti e magari con la Sambonifacese. E' per me uno stimolo questo, per cercare di fare bene".
Non è per nulla preoccupato?
"No, niente affatto. La cosa importante è che ci sia dedizione per il lavoro, poi per la categoria è uguale. L'unica cosa forse è che non conosco la serie D. Dovrò adattarmi e imparare regole e piccolezze".
Cosa l’ha portata a scegliere Sambonifacese?
"Come detto sono stato contattato dal presidente stesso, sapeva che ero in scadenza di contratto con il Mantova e, alla fine, abbiamo trovato l'accordo. Sono poi vicino a casa, la mia ragazza è di Mantova e ho ritrovato vecchi amici".
Mister Maschi che impressione le ha fatto? "L'allenatore ha le idee chiare, vuole fare bene e noi siamo qui per dargli una mano".E’ alla sua prima esperienza in questa categoria... "Anche mister Di Carlo lo era, e ora allena in serie B. La cosa più importante è lavorare tutti e e fare gruppo. Avere un buon gruppo vuol dire tanto".
Ha detto che ha giocato nel Napoli con Maradona. Che ricordo ha?
"Ho avuto la gran fortuna di giocare con lui al giovedì nelle partitelle di allenamento. È una persona speciale, posso solo parlare ben di lui, mi ha dato tanto. Ricordo poi una frase che mi disse: "Ricordati sempre che anche se si arriva a giocare in serie A il problema poi non è tanto arrivarci ma mantenerla". Da allora l’ho sempre stimato, era sempre disponibile con tutti. Come giocatore poi non ha bisogno di elogi".
Lorenzo Morandini
Fonte:
larena.it il 02-09-2005 - Categoria:
Sport