PACHINO - Altro che Taormina o Letojanni, il mare più pulito e più blu, dove la balneabilità ha il marchio doc è a Pachino che annovera tra le sue coste ben due fra le dodici spiagge certificate dall'ispettorato regionale alla sanità. Ad avere il primato sono le spiagge di Morghella e di Granelli. Che il mare siciliano dalle nostre parti avesse una cristallinità tutta particolare ed una purezza incomparabile, lo si sapeva già da tempo. Oggi però è arrivata la certificazione delle analisi dell'Ispettorato regionale alla sanità che dà il giusto riconoscimento con soddisfazione di quei turisti che in estate le frequentano e che hanno dimostrato di essere dei veri intenditori. Lo studio effettuato però si riferisce soltanto alla cristallinità delle acque e non già ai servizi che possono essere collegati alla vita estiva in spiaggia. Su questo campo c'è molto da migliorare, ma il responso dell'Ispettorato regionale alla Sanità è certamente un dato incoraggiante ed indica la rotta su dove cominciare ad investire per migliorare l'afflusso turistico. L'organo regionale ha già preparato il decreto sulla balneabilità che avrà vigore il primo maggio fino al 30 settembre. Il mare a Pachino e Marzamemi appare tutto piuttosto esente da forme di inquinamento.
I risultati delle analisi coordinate dal servizio di igiene pubblica comunque sono incoraggianti non solo per le coste della zona dell'estremo sud, ma un po' per tutta la Sicilia che annovera complessivamente 940 chilometri di costa balenabili e 234 senza alcuna traccia di inquinamento. Tra queste ultime proprio le due spiagge pachinesi. Nella provincia di Siracusa la purezza delle acque è stata accertata anche per Lido Arenella, mentre in quella di Ragusa per Marina di Ragusa. Ora la promozione a pieni voti della purezza delle acque regalata dalla natura deve essere valorizzata dagli enti locali con una adeguata promozione del territorio ed una opportuna pubblicizzazione del risultato conseguito. La cristallinità delle acque infatti non basta per fare turismo ed attirare gente. Occorre preparare adeguatamente le infrastrutture, creare i servizi, migliorare la recettività della zona, onde evitare di sentirci dire ogni anno a fine stagione, al momento della partenza del turista, la classica frase: «Avete bei posti, peccato che non li sappiate sfruttare». Occorre inoltre proteggere quanto la natura ci ha donato. Per questo va costantemente monitorato il corretto funzionamento del depuratore di Pachino il cui sbocco è posto non troppo lontano proprio da Morghella, e vigilare sugli scarichi abusivi purtroppo ancora presenti sul territorio. La qualità delle acque unita alla capacità di fare impresa, potrebbe regalare al territorio pachinese nuove risorse al fine di sfruttare il turismo come risorsa effettiva, frutto di programmazione e non di improvvisazione come spesso avviene nella zona con l'arrivo di luglio ed agosto.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 30-03-2008 - Categoria:
Ambiente