PORTOPALO - Sbarco nuovo, disagi vecchi. Al porto la macchina dei soccorsi funziona sempre bene ma in mezzo a tante difficoltà, soprattutto di natura logistica. Gli arrivi di lunedì hanno confermato che la banchina del porto è più che mai inadeguata come punto per la prima accoglienza. Il sindaco Cammisuli, presente al momento dell'arrivo degli immigrati, tra cui due donne, ribadisce la necessità del centro di accoglienza immediata. "Non si può proseguire su questa scia, - ha affermato il primo cittadino portopalese - occorre una struttura idonea all'accoglienza immediata". Il dirigente del commissariato di polizia di Pachino, Massimo De Grande, ha sottolineato l'impegno dei volontari locali. "Quando ci sono sbarchi a Portopalo so bene che si può fare affidamento su un gruppo di volontari, a partire dal gruppo di Protezione Civile, altamente affidabile". E proprio dal gruppo di Protezione Civile si evidenziano i disagi presenti sulla banchina del porto.
"Operare in queste condizioni è quasi impossibile - afferma Peppe Giardina - poiché alle disastrose condizioni del molo si aggiungono i curiosi e chi al porto va per lavoro che complicano le cose. Per le necessità fisiologiche di una delle due donne si è dovuto ricorrere ad un escamotage, con alcune nostre volontarie munite di coperte a fare da barriera. Non si può continuare così". Già durante lo sbarco del 29 aprile scorso, il medico del 118, Rossetta Basile, aveva evidenziato le grosse difficoltà legate all'assenza, al porto, di coperture per ripararsi dal sole. Il tutto mentre da mesi l'ex caserma delle fiamme gialle, poco distante dal molo, rimane inutilizzata.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 16-05-2007 - Categoria:
Cronaca