PACHINO - L'Amministrazione comunale respinge le ipotesi di ingresso di nuovi consiglieri, partiti o movimenti nell'attuale maggioranza politica. È questo l'esito del vertice svoltosi venerdì sera tra il sindaco e i consiglieri che continuano a fornire il loro appoggio. Nessuna apertura dunque, nonostante non ci siano i numeri per formare una maggioranza. Sono dunque state respinte le avance da parte di coloro che, nella giornata di venerdì avevano strizzato l'occhio al sindaco chiedendo in cambio un posto al sole. Unica eccezione sembrerebbe essere costituita dal consigliere Angelo Dell'Ali. Quest'ultimo, passato in Nuova Sicilia, potrebbe appoggiare la coalizione di governo dato che il suo partito faceva parte di quelli che hanno costituito la nuova compagine di governo pur non avendo rappresentanti consiliari, ed al quale era stata riconosciuta una carica minore.
Il segnale di maggiore rilevanza politica è costituito dal cambio di metodo. Sembra infatti che il sindaco si sia determinato a non ricompensare con un assessore l'appoggio ricevuto dal singolo consigliere. Rifiutata l'antica logica che fino ad oggi aveva caratterizzato l'amministrazione Barone, le porte saranno aperte a coloro che credono opportuno che l'amministrazione debba continuare il suo corso fino alla scadenza naturale del mandato. Il problema numerico comunque rimane. Ad appoggiare l'amministrazione al momento sono in nove consiglieri su venti, e cioè Dipietro, Orlando e Distefano per l'Udc, Difede Midolo e Beninato per An, Ninni Nicastro di Pachino nuova e l'indipendente De Luca. Nell'Udc dunque viene ufficializzata la posizione di Francavilla, schieratosi con la base del partito centrista che rimane ferma nel chiedere le dimissioni dei propri rappresentanti come gesto conseguente all'uscita di Forza Italia in modo da poter ricomporre il quadro originario.
Lo stesso Francavilla ha dichiarato: "Io sto con il mio partito e seguo l'indirizzo politico che viene dato dagli iscritti per cui non faccio parte di questa maggioranza". Il coordinatore Cicciarella ha poi ribadito: "Vogliamo sapere qual è il progetto politico che la coalizione intende perseguire". Nessuna nuova invece su come reintegrare la giunta orfana dell'assessore ai lavori pubblici e di quello al bilancio e finanze. Se si terrà fede a quanto è stato dichiarato potrebbe farsi avanti l'ipotesi di due nomi tecnici che abbiano il parere favorevole di An ed Udc, a meno che i due partiti non vogliano esprimere un ulteriore nominativo passando rispettivamente a 3 ed a 4 rappresentanti. L'ipotesi di proseguire senza una maggioranza in consiglio comunque appare fragile. Certamente l'appoggio di nove consiglieri scongiura la possibilità di una mozione di sfiducia, ma rischia di paralizzare di fatto l'azione consiliare. Più verosimilmente invece l'intento della compagine di governo di prendere tempo in attesa di possibili ripensamenti o del sostegno che taluno strada facendo potrebbe fornire. La situazione di crisi continua infatti a dimostrare che i ricambi non mancano di certo.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 13-02-2005 - Categoria:
Politica