PACHINO - Il sindaco Sebastiano Barone sarebbe ad un passo dalla riconquista della maggioranza consiliare. È questo l'effetto del mini rimpasto che ha visto il primo cittadino dare il benservito a Nuova Sicilia e recuperare il traballante Salvatore Spataro. Barone al momento ha di fatto tutti gli strumenti per recuperare i consensi consiliari perduti. Gode infatti della possibilità di assegnare due assessorati rimasti vacanti oltre alla possibilità di mettere in gioco la presidenza del nucleo di valutazione e la direzione generale. Incarichi, quelli ancora disponibili, che lo potrebbero mettere in condizione, senza bisogno di tante alchimie politiche, di riavere in un battibaleno la maggioranza. Così completando la giunta e riportando a sette il numero degli assessorati, Barone potrebbe scongiurare il pericolo di una mozione di sfiducia. Egli infatti potrebbe contare dalla sua parte otto consiglieri di cui sette corrispondenti a ciascuno degli assessorati più il fedelissimo Orlando. Con l'assegnazione oculata degli altri posti di sottogoverno poi la maggioranza sarebbe bella e formata. L'opposizione dunque perdendosi in chiacchiere estive ha perso un'occasione difficilmente ripetibile per mettere definitivamente a tappeto l'amministrazione Barone. Già qualche settimana fa la Margherita, da sempre avversaria dell'amministrazione, si era dichiarata contraria alla mozione di sfiducia.
Il suo coordinatore Blandizzi aveva infatti dichiarato: "Non presteremo il fianco a nessuno riproponendo una mozione di sfiducia poiché alla base non c'è ancora un accordo ben preciso per la prossima legislatura. Senza un accordo chiaro non si fanno salti nel buio". La posizione di Blandizzi è conseguenza della mancata adesione al "patto" da lui proposto finalizzato a stipulare un accordo tra tutti i partiti di opposizione non già per la formazione di un cartello pre-elettorale ma per fissare insieme una linea programmatica per il futuro. A ritornare in linea con l'amministrazione sembra poi essere tornata anche una parte di An. Sintomo della ritrovata unione è il programma economico che l'amministrazione intende perseguire. La casa municipale infatti vuole riproporre in consiglio la rinegoziazione dei mutui, punto che solo qualche settimana fa era stato bocciato dal consiglio. Un'operazione, quella di rinegoziare i debiti comunali che metterebbe l'amministrazione in condizione di ottenere subito in prestito altre somme da spendere per tentare di risalire la china di un consenso popolare in caduta libera.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 23-07-2005 - Categoria: Politica