PACHINO - «Non ci sono più le condizioni per continuare a lavorare con questa amministrazione e con questa giunta. Se non ci sarà un allargamento della coalizione ad altre forze politiche e ad altri elementi, rassegnerò le dimissioni dalla carica di amministratore poiché è chiara l'impossibilità di continuare l'esperienza amministrativa con questo clima e bisognerà che il sindaco ne prenda atto». È quanto dichiarato dall'assessore Elio Basilico dopo l'aggressione subita di fronte la casa municipale qualche giorno fa. La questione comincia ad assumere contorni politici ben definiti. «A meno che non ci saranno le dimissioni o la rimozione di altre componenti della giunta, - ha continuato Basilico - sarò io a dimettermi. Si sono travalicati i limiti della civiltà».
Basilico è risoluto e ha tracciato un quadro della situazione ben definito che è quello di un immediato rimpasto o di una crisi politica irreversibile. Respinti i toni concilianti utilizzati ieri dal suo collega Salvatore Runza volti a negare eventuali incompatibilità nel caso di comune permanenza in Giunta. «E' come chiedere scusa alle vedove dopo che si sono ammazzati i mariti, - ha affermato lapidario Basilico - è invece chiarissimo che non ci sono i margini di alcuna ricucitura». L'assessore ha poi indicato persino la direzione: «Fatta eccezione per alcuni assessori quali Ferrara, Zocco e la signora Nastasi, - ha dichiarato - la compagine va integralmente mutata». Poi Basilico ha smentito sia l'ipotesi del sindaco che dei componenti della intera amministrazione che avevano parlato di motivazioni di natura personale per l'aggressione. «Respingo che alla base dell'aggressione ci possa essere una questione di natura personale - ha affermato - poiché io e questo signore non abbiamo alcun rapporto personale».
La natura politica dell'aggressione è stata sostenuta dal segretario di Rifondazione comunista Salvatore Caccamo.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 30-09-2007 - Categoria:
Politica