PACHINO - Si lotta contro il tempo per salvare la mucca Giuseppina dalla morte. Il giovane bovino di 13 mesi, reo di non essere in possesso delle certificazioni richieste dalla legge per accertarne la provenienza, pur essendo risultato alle visite mediche "sano e di robusta costituzione" rischia l'abbattimento. I Nas e qualche veterinario fin troppo zelante hanno infatti chiesto nei giorni scorsi al sindaco di emettere un'ordinanza di abbattimento del povero animale. Barone si è conformato a quanto gli è stato chiesto e la data fatidica è fissata per domani. Ieri la proprietaria della mucca, la signora Giuseppina Ferrara mossa da un grande amore per l'animale tanto da chiamarla con il suo stesso nome, ha presentato al sindaco una richiesta di sospensione dell'ordinanza di abbattimento impegnandosi a custodire la povera mucca Giuseppina solo ai fini domestici e di compagnia, a non commercializzarla e ad escludere ogni possibilità di accoppiamento. La vicenda è seguita da Paola Giacchi, responsabile siracusana dell'Enpa, l'ente nazionale protezione animali che, in accordo con l'Enpa di Roma sta cercando di trovare una soluzione per evitare l'abbattimento della mucca. Ieri il sindaco Barone, a seguito della sospensiva richiesta dalla proprietaria dell'animale, ha scritto agli organi competenti quali l'Asl, i Nas e tutti gli enti preposti per cercare di salvare l'animale e dunque creare le condizioni per revocare l'ordinanza emessa in data 13 maggio. "Stiamo cercando di impedire il peggio e trovare l'aggancio normativo per far si che si possa revocare l'ordinanza emessa in conformità della richiesta delle autorità preposte.
Intanto la povera mucca Giuseppina, inconsapevole di quanto sta accadendo, continua nella sua stalla a ruminare ed i suoi occhi appaiono curiosi del tanto clamore che si sta facendo attorno a lei. Il caso ha certamente i contorni del rispetto per la vita, sia essa umana che animale poco importa. Si vuole abbattere un animale perfettamente sano sol perché non è possibile dimostrare le provenienza certificata. I genitori della mucca infatti sono deceduti ed a loro volta non erano registrati dato che la legge in passato non ne faceva obbligo. È dunque impossibile per i signori Ferrara, proprietari dell'animale, poter ottemperare agli obblighi di legge. Fra l'altro le norme impediscono severamente la macellazione dell'animale al fine dell'utilizzo della carne proprio perché non ne è certificabile la provenienza. Non ci si spiega a questo punto come mai gli organi preposti insistano tanto nell'eliminazione della povera Giuseppina che chiede solo di poter continuare a ruminare tranquillamente nella sua stalla e di ricambiare l'affetto ai suoi padroni. I proprietari dal canto loro si sono dimostrati fermi nel voler difendere la loro mucca.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 19-05-2005 - Categoria:
Cronaca