PACHINO - È battaglia sul fotovoltaico realizzato mediante sponsor sui tetti delle scuole e dei principali lastrici solari di proprietà comunale. Controlli sarebbero stati fatti da parte dei Vigili urbani che si sono visti arrivare sul tetto del loro comando gli operai con il compito di montare zavorre e pannelli in grado di produrre corrente elettrica. A seguito di un controllo più accurato, sarebbe emersa l'assenza di una autorizzazione unica prevista dall'attuale normativa. La procedura seguita dalla ditta sponsorizzatrice invece sarebbe stata diversa e più celere, probabilmente finalizzata a rispettare le scadenze di natura temporale per l'ottenimento dei benefici economici assicurati dall'Enel per quanto riguarda il pagamento dell'energia prodotta. Da quel che si sa, le verifiche poste in essere non avrebbero bloccato l'iter dell'istallazione. Tuttavia difficilmente, visto lo stadio di avanzamento lavori, potrà essere centrata la scadenza di fine dicembre per l'ultimazione delle opere e addirittura la connessione degli impianti alla rete. Una relazione sullo stadio di avanzamento lavori e sulle autorizzazioni al momento in possesso della ditta che sta realizzando le opere sarebbe già pronta in modo da consentire una verifica della legittimità delle opere anche alla luce del fatto che la giunta non ha rispettato l'indirizzo del Consiglio comunale di rescindere il contratto siglato con l'azienda e di revocare le autorizzazioni necessarie eventualmente concesse.
Intanto, il responsabile per la sicurezza del Comune di Pachino, Michelangelo Blandizzi, ha declinato ogni responsabilità in merito alla decisione di far installare gli impianti sulle scuole. «Molti plessi non sono neppure agibili, - ha affermato Blandizzi - e non c'è alcuno studio in merito alle eventuali prove di carico dei solai con le zavorre che sono state caricate sui tetti. Mi sembra inoltre azzardata la decisione di autorizzare a cuor leggero il montaggio di pannelli fotovoltaici che comunque producono onde elettromagnetiche. Non va dimenticato, - ha continuato Blandizzi - che si tratta di strutture molto sensibili che ospitano centinaia di bambini e tutto il corpo insegnante, motivo per cui sia sul piano strutturale sia tecnico andavano assunte delle cautele». Per Blandizzi inoltre, anche i dirigenti scolastici, in quanto affidatari dei locali, avrebbero dovuto opporsi o comunque prendere posizione nei confronti di una decisione che li ha bypassati. Sorge poi il problema dell'agibilità delle scuole, la cui mancata certificazione, comunque, non sarebbe ostativa o pericolosa per l'apertura delle strutture alle attività di insegnamento. Intanto, il Rup Corrado Pirri nominato nelle settimane scorse quale responsabile dei lavori, ha chiesto la revoca della nomina, posto che i lavori di installazione dei pannelli viene effettuata da una ditta privata, motivo per cui non c'è alcuna necessità di nominare un responsabile unico del procedimenti da parte dell'Ente.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 22-12-2012 - Categoria:
Cronaca