Una volta molto conosciuta per il buon vino, Pachino è oggi un centro agroalimentare di alto livello. Ciliegino, melone Cantalupo e prodotti ittici, si sono infatti uniti alla prelibata bevanda, ed insieme, grazie al meticoloso lavoro dei pachinesi, hanno dato all'economia una notevole spinta, oltre che visibilità a livello mondiale. L'attenzione dedicata da Pippo Baudo alle qualità organolettiche del Ciliegino, promosso disinteressatamente da lui stesso nelle vetrine televisive, ha sensibilizzato la giunta comunale che ha deciso di conferire al popolare presentatore la cittadinanza onoraria. L'importante riconoscimento gli è stato consegnato mercoledì sera, al teatro comunale, in occasione dellla XI edizione del Premio «Acino d'oro». L'arrivo e la presenza di Baudo ha letteralmente elettrizzato la platea. Nel corso della cerimonia, presentata da Salvo La Rosa, tra l'altro arricchita dalle performance dei comici Antonello Costa, David Simone Vinci ed Andrea Barone, e dalle esibizioni canore di Alexia e di Veronica Ferrari, è stato consegnato il Premio «Acino d'oro» ad alcuni cittadini pachinesi che si sono distinti nella valorizzazione delle tradizioni locali. Il comitato di gestione e valutazione del Premio ha in particolare scelto per l'odierna edizione: Rosario Di Pietro, presidente del Consorzio di tutela del Doc Eloro e del Moscato di Noto, Giuseppe Morana ex dirigente nazionale per le repressioni delle frodi agroalimentari, Carmelo Sena docente al Politecnico di Torino, Salvatore Geraci produttore in America ed in Italia di prodotti alimentari, Brunella Mallia da anni dedita alla poesia, e l'Associazione per la tutela dei prodotti tipici di Pachino, presieduta da Salvatore Chiaramida. «Abbiamo voluto mettere in evidenza il ruolo e la dignità dei pachinesi nel rilancio dell'economia - dice il sindaco Sebastiano Barone -. Dopo un lungo periodo di sottosviluppo, partendo dalle risorse naturali e culturali, possiamo sostenere oggi di aver raggiunto un buon livello».

Giorgio Italia