MARZAMEMI - I commercianti della frazione di Marzamemi chiederanno giustizia e un lauto risarcimento danni per il black-out che ha visto coinvolti la maggior parte degli esercizi commerciali durante la serata di sabato sera quando fino a circa le due di notte la corrente elettrica è mancata nei loro esercizi. Un problema, quello della mancanza di energia elettrica che si era già verificato all'inizio della stagione estiva in tutto il lungomare Starrabba e che sabato sera ha invece colpito il cuore della borgata. All'origine del guasto che ha provocato la sospensione dell'energia ci sarebbe un sovraccarico di consumim, che ha portato al surriscaldamento e alla fusione di alcune linee dell'elettrodotto. I consumi eccessivi e il caldo afoso hanno mandato in tilt la rete Enel. Ma il black-out sembra essere però solo la punta dell'iceberg di una serie di problematiche emerse durante tutta l'estate legate alla fornitura energetica. I commercianti lamentano continui sbalzi elettrici nella fornitura ed abbassamenti di tensione tali da far sì che anche i neon hanno difficoltà ad accendersi. Tutto ciò nonostante la maggior parte degli esercenti commerciali abbia, almeno sulla carta, ampia potenza di molto superiore a quella di una semplice fornitura domestica. Da tutti unanime commento: «L'Enel concede gli aumenti di potenza ma di fatto non eroga quanto per contratto si è impegnata a fornire».
Sono parecchi ora i commercianti che intendono citare la società di fornitura elettrica per i danni subiti. Poche ore di sospensione di energia sono riusciti a rovinare l'ultimo sabato di agosto. In tanti vogliono fare periziare i banconi frigoriferi e procedere a delle misurazioni in maniera da verificare se la quantità di energia erogata è quella che dovrebbe essere fornita. Al danno materiale rimane poi anche il danno di immagine dell'intera frazione. Una frazione che nel pomeriggio di sabato era già stata messa a dura prova dall'ennesima esondazione della rete fognaria prontamente riparata dai tecnici comunali, dal black-out che ha interessato l'intero piazzale Balata e dall'acqua potabile di un'abitazione privata disabitata il cui rubinetto non si è riusciti in nessun modo a chiudere. Univoco il commento degli operatori commerciali: «Siamo stanchi di un'estate di lotte e angherie. Ci sentiamo in continua emergenza e viviamo alla giornata. Ci manca la serenità di chi vuole solo vivere e lavorare in pace».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it del 28-08-2007 il 29-08-2007 - Categoria:
Cronaca