Blitz in Municipio. Tre le inchieste: discarica, incarichi esterni e un compenso d’oro.

Blitz in Municipio. Tre le inchieste: discarica, incarichi esterni e un compenso d’oro. PACHINO - Nuovo sequestro di atti amministrativi all'interno del municipio. Ieri mattina, si sono presentati carabinieri e guardia di finanza per prelevare documenti con finalità d'indagine. Sull'operazione vige il massimo riserbo da parte delle forze dell'ordine. Quello che è trapelato, non da fonti ufficiali, è il clima di tensione nella sede centrale del Comune. Le forze dell'ordine hanno fatto base all'interno della segreteria generale. E qui sarebbero stati sentiti anche alcuni dirigenti municipali. I filoni d'indagine sarebbero tre e riguarderebbero, innanzi tutto, la discarica di contrada Coste Sant'Ippolito, alcuni incarichi esterni e la vicenda inerente un dirigente municipale messosi in aspettativa e richiamato da esterno quasi al doppio dello stipendio. Vicende di cui si parla a Pachino da mesi e su cui si sono registrati numerosi interventi pubblici, sia attraverso gli organi di stampa sia con interventi nel corso di sedute del Consiglio comunale. Non è la prima volta, dall'inizio della sindacatura di Paolo Bonaiuto, che le forze dell'ordine si recano al palazzo municipale per prelevare faldoni di documenti. Ieri pomeriggio, i più stretti collaboratori del sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza, si sono riuniti alla luce di quanto accaduto in mattinata. Un incontro top-secret ma dal quale è uscito qualche spiffero che conferma lo stato di tensione all'interno della coalizione che guida il Comune pachinese. Bocche cucite, nessuno ha intenzione di rilasciare dichiarazioni e attende l'evolversi della situazione.

Nei giorni scorsi, stando a voci interne al palazzo, pare che i rapporti tra il primo cittadino e la segretaria generale avessero registrato un netto peggioramento. Il palazzo municipale rimane una polveriera dove si evince, nitida, la sensazione di un'implosione politica da un momento all'altro. La vicenda della discarica di Coste Sant'Ippolito, sito ancora oggi chiuso, è tornata alla ribalta delle cronache cittadine alcune settimane fa in seguito a un sequestro operato dagli agenti del commissariato di polizia pachinese. Per quanto concerne, invece, il raddoppio dell'indennità dirigenziale a carico di un funzionario municipale, l'opposizione consiliare non ha mancato di sottolineare la mancanza di senso del contenimento dei costi nella scelta del sindaco. Stesso discorso per il terzo filone d'indagine, che riguarderebbe la vicenda relativa a un incarico a tempo determinato a un soggetto strettamente collegato a un consigliere comunale di maggioranza. «La firma di questo decreto mette fine a un problema che il Comune pachinese - spiega Gennuso - si trascinava da tempo».

SERGIO TACCONE

E il dipendente diventò consulente



La vicenda riguardante la concessione di aspettativa non retribuita, con decorrenza dall'inizio di agosto dello scorso anno, per il dipendete Maurizio Veletta, è partita con determina 82/11 del sindaco, datata primo agosto 2011. Con il provvedimento del sindaco, a Veletta venne conferito a tempo determinato l'incarico di dirigente, ai sensi dell'art. 44 del vigente Regolamento Organico degli Uffici e dei Servizi.

Il dipendente lo stesso giorno aveva chiesto di essere collocato in aspettativa non retribuita per tutto il periodo di conferimento dell'incarico, compreso tra inizio agosto 2011 fino al 30 giugno 2014.
Da questo passaggio, è scaturito un altro provvedimento, in cui Veletta veniva nominato dirigente da esterno, con lievitazione del compenso a circa il doppio rispetto a quello che il Comune gli aveva riconosciuto fino a quel giorno. Il blitz delle forze dell'ordine a Palazzo municipale, ha fatto passare in secondo piano la firma, da parte dell'assessorato regionale all'Energia e ai Servizi di pubblica utilità, del decreto di finanziamento per la totale messa in sicurezza di emergenza
della discarica di contrada Balatazze, nel territorio pachinese. L'importo complessivo per il progetto, inserito nell'obiettivo 2.4.4 (Azione per la realizzazione delle misure di prevenzione, di riparazione, di messa in sicurezza d'emergenza, di messa in sicurezza permanente, di bonifica, di ripristino, e di ripristino ambientale dei siti inquinati, comprese le attività di indagine preliminare, di caratterizzazione e di analisi del rischio del Po Fesr Sicilia 2007-2013) è di quasi un milione e mezzo di euro (1.471.388). Somma questa che dovrà consentire al Comune di sostenere spese per importo netto dei lavori di 1.088.240,25 euro, mentre i restanti 400 mila euro saranno utilizzati per progettazione e direzione lavori, collaudi, progettazione geologica, espropri ed altre spese minori.

SER. TAC.
Fonte: LaSicilia.it il 08-06-2012 - Categoria: Cronaca

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