Bloccata dai carabinieri corsa clandestina di cavalli
CONTRADA CUBA - Presenti almeno quattrocento persone fra cui bambini. Denunciato il proprietario del terreno. E' in contrada Cuba Longarini che i carabinieri di Pachino hanno scoperto, nella giornata di domenica, una corsa di cavalli non autorizzata. Il proprietario del terreno è stato denunciato.
Contrada Cuba si trova sulla strada per Pozzallo, dista circa sette chilometri dall'abitato di Pachino. La contrada è una zona molto frequentata perché tutte le derivazioni stradali per raggiungere il Ragusano passano da lì. Nonostante ciò domenica si è svolta lo stesso la «manifestazione» con la corsa di cavalli non autorizzata che ha coinvolto almeno quattrocento persone. Lo scorso anno i carabinieri bloccarono una corsa clandestina in contrada Luparello. La zona di Pachino dunque si presta alle «competizioni sportive» che tuttavia non dovrebbero svolgersi dal momento che possono risultare anche pericolose per quanti vi assistono. Non sono state comunque accertate scommesse clandestine.
I militari dell'Arma sono intervenuti mentre era in corso la competizione che coinvolgeva una decina di cavalli. Per il proprietario è scattata immediatamente la denuncia nel momento in cui è stato accertavo che lo svolgimento della corsa non era stata autorizzata. Fra le quattrocento persone presenti vi erano anche i proprietari dei cavalli e i fantini. E non mancavano i bambini che divertiti assistevano allo spettacolo. Tra le persone che i carabinieri hanno identificato anche allevatori che provenivano da altre province della Sicilia. La manifestazione naturalmente è stata immediatamente interrotta. Secondo gli investigatori la «competizione sportiva» era stata organizzata con un certo anticipo, non si potrebbe spiegare altrimenti la presenza delle quattrocento persone arrivate non solo da Pachino per assistere alla gara in contrada Cuba. Quella di domenica potrebbe non essere stata l'unica corsa clandestina organizzata quest'anno. Per questo i carabinieri potenzieranno i controlli di tutta la zona per evitare il ripetersi delle competizioni illegali.
L. S.
Fonte: LaSicilia.it il 19-11-2003 - Categoria: Cronaca