PORTOPALO - Il giorno dopo l'operazione della Dda catanese che ha riguardato presunti affiliati a clan mafiosi catanesi operanti all'interno dei mercati ittici di Catania e in aziende operanti in quello di Portopalo, è l'ora dei commenti. Nel comune portopalese sembra quasi riproporsi ciclicamente il ciclone che investe il settore ittico. Resta memorabile per tanti il titolo di una trasmissione di Michele Santoro che andò in onda in una rete Mediaset: «Porto pizzo». L'area portuale resta comunque un settore sempre pronto ad implodere, tra inchieste giudiziarie, cantieri di alaggio di fatto abusivi da anni ed anni e che continuano a svolgere il loro lavoro come se niente fosse. Agenti della Guardia di finanza di Portopalo ieri hanno bloccato intanto i lavori di escavazione del porto. I militari delle fiamme gialle avrebbero contestato la cessione della concessione demaniale a terzi da parte della ditta che sta svolgendo i lavori. I mezzi dunque sono rimasti fermi. Il titolare della ditta, Salvo Monaco, afferma di non sapere nulla di questa operazione. «Sono all'oscuro di tutto e quello che posso dirvi è che non ho ceduto la concessione demaniale. - ha detto Monaco - Si tratta di una prestazione d'opera con una ditta esterna, legale e trasparente». Già oggi il titolare della ditta potrebbe arrivare a Portopalo per avere contezza di tutti i dettagli dell'operazione che conferma il clima di grande tensione che si registra nell'area portuale. I lavori di escavazione sono cominciati 7 mesi fa.
L. S.
Fonte: LaSicilia.it il 15-01-2004 - Categoria: Cronaca