PALERMO - Prosegue la protesta degli autotrasportatori in Sicilia, con centinaia di tir che rimangono fermi. Il blocco, iniziato domenica scorsa a mezzanotte, sta provocando notevoli disagi soprattutto nei settori agricolo e industriale. Migliaia di autotrasportatori, la maggior parte aderenti all'associazione Aias che ha promosso la protesta, hanno deciso di continuare la mobilitazione sebbene ieri sera sia stato firmato un protocollo di legalità tra il presidente della Regione Salvatore Cuffaro, le Prefetture dell'isola e le associazioni di categoria.
«La base - dice il segretario dell'Aias, Giuseppe Richichi - giudica insufficiente l'intesa siglata ieri sera a Palermo. A questo punto non mi resta che dimettermi. Sono stato il promotore dell'accordo di legalità, ma per gli associati è troppo poco e hanno deciso di non sospendere lo sciopero. Dunque ho fallito, presenterò le dimissioni dall'associazione che informerà la Prefettura di Catania».
A Catania la protesta si svolge all'interno del porto, dove sono fermi un centinaio di Tir. Pochi autocarri sono invece presenti al casello di San Gregorio dell'autostrada Messina-Catania. Entrambi i posti sono presidiati da polizia, carabinieri e dalla Digos della Questura.
Nuovo stop alla Fiat di Termini Imerese. La fabbrica è rimasta chiusa, così come era accaduto ieri, per lo sciopero degli autotrasportatori in Sicilia, che va avanti da domenica scorsa. L'azienda non ha ancora comunicato se gli impianti rimarranno spenti anche nel secondo turno di lavoro, in attesa di conoscere l'intenzione degli autotrasportatori dell'associazione Aias, che comunque hanno annunciato di proseguire la mobilitazione. Impianti fermi anche nelle aziende dell'indotto Fiat.
Ancora disagi alla circolazione stradale vengono segnalati nella zona di Villa San Giovanni, nel reggino, a causa dello sciopero degli autotrasportatori in corso in Sicilia. Lo si è appreso dalla polizia stradale. A causa dello sciopero gli autotrasportatori che dovevano imbarcarsi per la Sicilia hanno deciso di fermarsi in aree di sosta nel reggino in attesa che la protesta si concluda.
Nella sola zona di Villa San Giovanni si trovano oltre duecento tir ma altri autotrasportatori hanno deciso di fermarsi anche nelle zone di Gioia Tauro e Rosarno. Nonostante la protesta degli autotrasportatori, secondo quanto si è appreso dalla Polstrada, tutti i traghetti stanno effettuando il regolare collegamento tra Villa San Giovanni e Messina.
L'accordo siglato ieri sera a Palermo in Prefettura dovrebbe regolare i rapporti con la committenza, grazie ad un protocollo di legalità sul cui rispetto vigileranno le forze dell'ordine.
Il documento è stato sottoscritto dal presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, dai rappresentanti degli autotrasportatori, degli industriali, dei commercianti e degli agricoltori. Sarà un apposito tavolo tecnico, insediato in Prefettura, a monitorare periodicamente la corretta applicazione del protocollo.
«Finalmente - ha commentato Cuffaro - vengono messe nero su bianco, e condivise da tutti i soggetti di una intera filiera, regole certe che impediranno abusivismo e lavoro nero, assicurando la trasparenza nelle intermediazioni ed innalzando al tempo stesso la qualità e la sicurezza di un servizio essenziale per la nostra economia».
L'assessore regionale ai Trasporti, Fabio Granata, ha assicurato che la Regione pagherà entro il 31 ottobre il cosidetto bonus ambientale, circa 35 milioni di euro, previsto per quelle imprese che privilegiano le «autostrade del mare». Cuffaro si è inoltre impegnato a diminuire il costo dei pedaggi sulle autostrade gestite dal Consorzio autostrade siciliane mentre il problema delle accise sarà portato all'attenzione della Commissione paritetica Stato-Regioni. Al governo nazionale sarà sollecitata una norma per il riconoscimento del gasolino «professionale» per l'autotrasporto siciliano.
Fonte:
LaSicilia.it il 12-10-2005 - Categoria:
Cronaca