“Bocciato” dalla Comunità Montana e dal sindaco di Pachino
Si alza un coro di no contro il piano di accorpamento delle guardie mediche proposto dal direttore generale dell'Asl 8 di Siracusa. La quarta commissione consiliare alla comunità Montana della Provincia Regionale di Siracusa, presieduta da Enzo Buccheri, riunitasi nei giorni scorsi, ha espresso con forza la propria opposizione alla chiusura delle guardie mediche dei comuni montani di Buscemi e Cassaro. «La chiusura delle guardie mediche – si legge in una nota della Provincia regionale – crea difficoltà ai circa tremila cittadini dei comuni interessati, in una zona naturalmente già disagiata».
Quindi viene espressa la piena solidarietà ai sindaci di Buscemi e Cassaro e l'invito chiaro al dottor Corrado Failla di bloccare il piano di chiusura. Il problema degli accorpamenti dei presidi di continuità assistenziali è sollevato anche dal sindaco di Pachino, Sebastiano Barone, con una dura presa di posizione contro le decisioni assunte dall'Asl per quanto riguarda la zona sud. «Dalla recente conferenza dei sindaci della zona sud – scrive Barone – è emersa la netta decisione di respingere le proposte avanzate da Corrado Failla, ritenendo inaccettabile la soppressione de servizio di continuità assistenziale permanente (guardia medica per 24 ore) a favore di quella ordinaria (solo notturna). A questo si aggiungono considerazioni sull'opportunità di chiudere il presidio di Portopalo, che nonostante sia a pochi chilometri da Pachino, per la sua elevata vocazione turistica, non può restare scoperto di centri di primo soccorso e assistenza medica.
Sull'argomento interviene anche l'Ugl, con una nota congiunta del segretario provinciale, Antonio Galioto, e del responsabile sanità, Salvatore Cappellani. Il sindacato fa notare la distanza dei comuni interessati dai presidi ospedalieri, e le difficoltà della viabilità per la zona montana soprattutto in inverno, oltre alla condizione di totale abbandono in caso di emergenza, in cui si verrebbero a trovare moltissime persone anziane che vivono sole. L'Ugl boccia quindi la proposta del direttore dell'Asl e chiede che su queste problematiche così delicate ci si confronti con le amministrazioni locali e le organizzazioni sindacali e sociali. Infine la richiesta al Prefetto di Siracusa, di «supervisionare l'intera vicenda per garantire alla popolazione più disagiata l'assistenza sanitaria adeguata, come previsto dalla Costituzione per tutti i cittadini del resto d'Italia».
Fonte: La Gazzetta del Sud On Line il 10-12-2002 - Categoria: Cronaca