Bocciato il piano triennale

PACHINO - Si è consumata con la bocciatura del programma triennale delle opere pubbliche la seduta consiliare svoltasi martedì scorso. La sera precedente i lavori erano stati interrotti a causa dell'opposizione che, dopo le defezioni di Dipietro e Beninato, aveva messo in mostra i muscoli facendo cadere il numero legale. Il presidente Nicastro pertanto aveva rinviato a martedì la riunione consiliare. A tale adunanza risultavano assenti Dipietro e Petralito e la maggioranza che sostiene l'amministrazione, così come la sera precedente ha subito incassato il primo colpo da parte dell'opposizione cresciuta dal punto di vista numerico. Veniva approvato infatti il prelievo dei punti 5, 6 e 7 all'odg relativi al piano triennale delle opere pubbliche, al piano di attività per il triennio 2004-2006 ed il bilancio di previsione 2004 e pluriennale 2006. Dopo iniziava un lungo braccio di ferro tra maggioranza ed opposizione, la prima volta ad allungare vertiginosamente i tempi della trattazione dei punti in attesa dell'arrivo di qualche consigliere assente che potesse dare manforte, e la seconda che, forte dei numeri, voleva accelerare i tempi della votazione. A farne le spese alcuni funzionari del Comune che su richiesta dei consiglieri che tentavano di perdere tempo, dovevano leggere e rileggere gli incartamenti prodotti a corredo delle delibere e dare spiegazioni ai consiglieri interroganti che poi non ascoltavano uscendo dall'aula. A rompere l'empasse sono stati i consiglieri Spatola e Valerini, che interrompendo la trattazione del punto in esame, evidenziavano la vera natura del notevole dilungarsi dei tempi, e cioè il problema politico che da tempo si trascina e che si è ulteriormente aggravato negli ultimi giorni con la compagine di governo che si è ridotta da 11 a 9 elementi. Particolarmente esplicito il capogruppo dell'Udc Valerini che ha affermato in aula: «Il sindaco si sciolga dai ricatti politici tesi da alcuni partiti ed inizi una verifica reale.

Una verifica però che va fatta non in corsa, ma a bocce ferme in maniera da intavolare un discorso politico che possa restituire una maggioranza effettiva alla città». Successivamente si perveniva alla votazione del programma triennale delle opere pubbliche che veniva bocciato con 9 favorevoli e 9 contrari. A questo punto l'inghippo maggiore infatti, oltre ad un fondamentale strumento per la realizzazione di tutte le opere che un ente si propone di fare, il programma triennale è un atto che va necessariamente approvato prima del bilancio di previsione che, essendo stato bocciato, potrebbe richiedere, anche se non emendato, una sua ripubblicazione per altri 60 giorni prima di arrivare nuovamente all'esame del Consiglio e questo allungherebbe enormemente i tempi di approvazione del bilancio di previsione. Su tale particolare tecnico però il segretario non si è pronunciato riservandosi di chiarire il punto nella seduta consiliare che si terrà fra una quindicina di giorni.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 10-06-2004 - Categoria: Politica

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