Prosegue la battaglia intrapresa dall'associazione «Vivere» per impedire la riapertura della discarica di Bommiscuro. Martedì sera è stato effettuato un sopralluogo nel sito di cui da anni viene invocata la bonifica. E invece la ditta S.B.I. di Priolo ha chiesto e ottenuto dalla Regione le autorizzazioni per il riutilizzo della discarica e addirittura per il suo ampliamento. Tale progetto, allo stato attuale, è stato bloccato dal Comune di Noto nel cui territorio ricade Bommiscuro. L'iter burocratico prevede infatti che, per aumentare la superficie di conferimento, il consiglio comunale netino approvi un cambiamento di destinazione d'uso dell'area in quanto si tratta di Zona E, ossia agricola.
Ma l'ufficio tecnico ha già espresso parere contrario per una serie di motivazioni sintetizzate dal funzionario, arch. Adorno: "Non si sa con esattezza quali siano le modalità di stoccaggio e la natura dei rifiuti che sono stati conferiti in passato nella discarica. L'area inoltre non è idonea all'ampliamento, sulla base dei parametri stabiliti dal decreto Ronchi. Il sito, infatti, è in prossimità del torrente Valle della Neve che sfocia in una zona di grande interesse naturalistico come la riserva dei pantani della Marza, siamo inoltre nell'area di produzione dell'olio degli Iblei e nelle immediate vicinanze dei caseggiati dell'antico feudo di Bommiscuro. Questi elementi sono in netto contrasto con la presenza di una discarica. Leggendo il progetto- aggiunge l'arch. Adorno- si evince che l'attività proposta dalla ditta non è solo lo stoccaggio di rifiuti non pericolosi, ma anche il trattamento di rifiuti pericolosi in quanto è previsto il processo di ensolvex, ossia un lavaggio di terre per decontaminarle da idrocarburi". Il rischio paventato dall'associazione «Vivere», che ha coinvolto le popolazioni di Rosolini, Pachino e Noto tramite una petizione, è che le sostanze nocive presenti nella discarica possano danneggiare l'ambiente e la salute dei cittadini. "Sono tre anni che lottiamo per la bonifica- afferma il presidente Vincenzo Blanco- Ci opporremo con tutte le nostre forze alla riapertura della discarica per far capire agli organi istituzionali competenti che occorre un intervento immediato al fine di far riacquistare serenità alla popolazione". In prima linea in questa battaglia anche l'ex sindaco di Rosolini, Giovanni Giuca, convinto della presenza di sostanze altamente tossiche nella discarica, l'ex deputato pachinese Gioacchino La Corte, numerosi cittadini e giovani. Per Dino Gennaro, coordinatore del Movimento Azzurro, è necessario puntare l'attenzione anche sulla discarica comunale di Costa dei Grani quale probabile fonte di inquinamento.
Cecilia Galizia
Fonte:
LaSicilia.it il 22-05-2008 - Categoria:
Cronaca