Bonaiuto: «Da 7 mesi da Palermo non arriva un centesimo»

Bonaiuto: «Da 7 mesi da Palermo non arriva un centesimo» PACHINO - «Noi siamo dalla parte dei dipendenti comunali. Non siamo i cattivi...»: sul ritardo pagamento degli stipendi agli impiegati del Municipio prende la parola lo stesso sindaco Paolo Bonaiuto mentre una nuova riunione di delegazione trattante è stata convocata per la prossima settimana alla vigilia dello sciopero proclamato per venerdì 25 quando il personale dovrebbe astenersi dalle attività lavorative per l'intera giornata. «L'amministrazione - afferma Bonaiuto - non ha alcun interesse ad andare al muro contro muro con il proprio personale. I problemi per il pagamento delle retribuzioni ci sono e comprendiamo il grave disagio patito. Tuttavia i dipendenti sappiano che la carenza di liquidità che stiamo attraversando non è dovuta a chissà quali spese o peggio ad una mancata volontà di corrispondere gli stipendi, ma a una situazione di cassa deficitaria derivante dal fatto che da ben sette mesi la Regione non effettua alcun trasferimento». «Peraltro - continua Bonaiuto - da Palermo arrivano notizie sconfortanti dato che la Giunta regionale non ha ancora approvato il bilancio, per cui i trasferimenti potrebbero tardare ulteriormente». Per Bonaiuto, dunque, data la situazione extra comunale, lo sciopero del personale diventa inutile.

«Se la morosità dipendesse da me o dalla mia amministrazione - aggiunge il primo cittadino - potrei capire l'astensione dal lavoro dei dipendenti. Ma qui il problema è più ampio e complesso. Per gli oneri accessori, poi, è stata convocata una nuova delegazione trattante. Aderire allo sciopero a questo punto, significa solo farsi strumentalizzare da chi, per motivi di opportunità politica, decide di provocare subbugli, o da qualche ex dirigente che cerca di aizzare il personale per questioni di puro interesse legato alla sua posizione». Ma i rappresentanti sindacali dei dipendenti non demordono. «In primo luogo - afferma Angela Guastelluccia - il sindaco ha avuto mille modi per comunicare con i dipendenti e non lo ha mai fatto nelle sedi opportune, non scendendo mai a dialogare con noi e a spiegare la sua posizione. In secondo luogo, poi, le questioni legate ai rapporti con la Regione non ci riguardano. Gli affari istituzionali e i rapporti con gli altri enti sono di sua competenza e non dei lavoratori che percepiscono uno stipendio per un lavoro svolto». Secondo la posizione dei rappresentanti sindacali inoltre, era possibile attuare una politica più oculata anche in vista dei momenti più difficili.
Nonostante le parti rimangano ferme sulle loro posizioni, però il clima appare più disteso rispetto a qualche giorno fa. La convocazione della delegazione trattante sembra andare in questo senso, anche se il fondo per i dipendenti non è ancora stato ricostituito, per cui il personale ritiene inutile partecipare a tale incontro dato che mancherebbero i presupposti per un dialogo.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 17-05-2012 - Categoria: Politica

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