PACHINO - Il sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto è intervenuto ieri sul debito che la Dusty, la vecchia azienda che gestiva la raccolta dei rifiuti solidi urbani vanterebbe nei confronti della casa comunale, e per prospettare un quadro della situazione debitoria dell'ente. «In primo luogo, -ha affermato il sindaco Bonaiuto-, va precisato che il comune di Pachino ha già pagato alla Dusty la somma di 558 mila euro, somma riconosciuta dal commissario prefettizio Mariella Iacolare come unica somma dovuta in forza ad un atto commissariale. Null'altro, dunque, il comune di Pachino deve, né alla Dusty, né alle eventuali concessionarie dei crediti di questa società di igiene ambientale. È accaduto, tuttavia, che la ditta accampa ancora diritti, ed ha proceduto a fare ricorso al Presidente della Repubblica ed ora ha notificato un decreto ingiuntivo al Tribunale di Avola per la somma di un milione e 400 mila euro che erano la parte cancellata dal commissario prefettizio. Si vuole così riaprire una vicenda debitoria che invece è certamente chiusa per cui siamo certi che nessun Giudice procederà a riconoscere le ulteriori pretese avanzate». Per questo motivo l'ente comunale ha proceduto a nominare un difensore che si opporrà al ricorso presentato dalla società Commercio e Finanza quale concessionaria del credito avanzato dalla Dusty.
«Abbiamo nominato un legale poiché intendiamo difenderci nei tempi giusti e secondo le procedure corrette, -ha continuato Bonaiuto- a differenza di altre amministrazioni che invece si costituirono in ritardo facendo passare in giudicato le sentenze che riconoscevano un debito esorbitante. Inoltre, -ha puntualizzato il sindaco di Pachino- abbiamo adottato una delibera di giunta per quantificare ed individuare le somme affluite nella contabilità speciale dell'ente e presso la tesoreria comunale che non sono soggette ad esecuzioni da parte di soggetti debitori, in questo modo intendiamo salvaguardare quelle somme finalizzate a servizi indispensabili che non possono essere pregiudicati dalle eventuali procedure esecutive iniziate da creditori dell'ente. Eviteremo così la paralisi dei servizi che, come comune, dobbiamo rendere ai cittadini. Siamo infatti convinti che la popolazione non possa essere penalizzata per colpe non loro. Si eviterà inoltre il pagamento di interessi passivi su anticipazione di cassa».
La casa municipale dunque corre ai ripari evitando così le procedure di pignoramento dei fondi disponibili nella tesoreria comunale.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 23-09-2011 - Categoria:
Politica