PACHINO - La maggioranza ritrova i numeri in Consiglio comunale grazie all'assenza del Pdl che, fatta eccezione per il presidente del Consiglio, Andrea Rabito, risulta latitante all'appuntamento. È stato questo l'elemento politico più importante della seduta del civico consesso convocata dal presidente Rabito per consentire al primo cittadino di presentare alla cittadinanza la nuova squadra assessoriale messa in sella dopo il rimpasto che ha portato ad una sostanziale mutazione della geografia politica locale. Il sindaco ha messo fuori l'Mpa di Gennuso e Runza e il gruppo che fa capo all'ex assessore Corrado Bufardeci, aprendo le porte a Forza del Sud e a parti dell'opposizione, ieri pesantemente punzecchiate dalle arringhe della minoranza. Grazie poi alla richiesta del consigliere Buggea che ha chiesto che ogni consigliere dichiarasse la propria appartenenza, è stato possibile fare luce sui componenti della nuova compagine che sostiene il sindaco Bonaiuto. Questa compagine è costituita dai consiglieri Maccarrone, Rosa e Giannone (per Forza del Sud), Giliberto e Giannì (per Pachino Libera), Blundo e Spataro (Rinascita di Pachino) Gabeli e Nastasi (indipendenti). All'opposizione si sono invece dichiarati Rabito (Pdl), Midolo (Udc), Bruno (Pd-Progetto Pachino), Buggea (Pachino che produce) Runza (Mpa) e gli indipendenti Gibilisco, Lupo e Tossani.
Poi è stata la volta del primo cittadino che ha presentato la nuova squadra assessoriale che come unica riconferma, vede l'assessore Piero Scala. «Si è trattato - ha affermato Bonaiuto - di un rinnovo della squadra di governo al fine di dare una sferzata all'azione amministrativa bisognosa di nuova linfa e di nuova grinta. La nuova Giunta sarà in grado di fornire quelle risposte che i cittadini da tempo attendono». Dura però la risposta di Gibilisco che ha sottolineato come prima del rimpasto la maggioranza dal punto di vista numerico era più forte rispetto ad oggi, per cui la manovra del primo cittadino in realtà risulta deludente e non consolida i numeri che rimangono piuttosto risicati e all'insegna della precarietà. Sarcastica poi la Tossani che si è detta pronta a chiedere in aula la relazione di quegli esperti stretti parenti di consiglieri comunali, non revocati dal primo cittadino dopo l'azzeramento di tutte le cariche, ivi comprese quelle considerate di sottogoverno. Infine, si sono registrati gli affondi del Pd che con il consigliere Bruno ha ancora una volta sottolineato le contraddizioni dell'azione di governo oltre che di quelle politiche. Alla spicciolata, poi, i consiglieri di maggioranza hanno lasciato l'aula, facendo cadere il numero legale.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 09-11-2011 - Categoria:
Politica