PACHINO - Migliora sensibilmente lo stato di salute del Comune di Pachino. La casa municipale avrebbe recuperato posizioni, passando da sei a cinque nei parametri di rischio default. A comunicarlo è stato il sindaco Paolo Bonaiuto che ha salutato positivamente l'avvenuta rettifica dei parametri dei Comuni a rischio economico. «Il segretario generale nonché responsabile dei servizi economici ha lavorato molto sui parametri di valutazione del Comune - ha affermato Bonaiuto - e la Prefettura di Siracusa, accogliendo le osservazioni proposte, ha ritenuto di considerare compiuti solo cinque stadi dei 10 previsti per valutare lo stato economico dei Comuni a rischio dissesto. Nei mesi scorsi, invece, Pachino rientrava in sei parametri su 10. Ciò sancisce - ha continuato Bonaiuto - quello che da tempo sosteniamo, e cioè che il Comune di Pachino ha sì delle sofferenze, così come tutti i Comuni in un periodo di crisi e di riduzione al massimo dei trasferimenti economici da parte dello Stato e della Regione, ma pur soffrendo di una crisi di liquidità difficile da fronteggiare, non ha un'economia da gettare al macero. Inoltre, le entrate crescono, dato che abbiamo aumentato enormemente gli introiti legati alle concessioni edilizie. Un sintomo, questo, che l'economia locale dà segni di ripartenza». Il successo di carattere contabile sarebbe anche stato presentato mercoledì sera in seno a una riunione di maggioranza svoltasi per verificare lo stato di salute della compagine di governo. Una riunione che si attendeva accesa nei toni, ma che, in realtà, non ha visto scoccare alcuna scintilla. Le preoccupazioni erano legate al rincorrersi di voci in merito a un presunto e imminente rimpasto politico che il primo cittadino avrebbe avuto in animo di fare addirittura prima della pausa pasquale.
In particolare Bonaiuto mal sopporterebbe la carente collaborazione da parte dei suoi assessori, ritenendo valida soltanto la Tossani a cui mediterebbe di affidare la vicesindacatura. Il resto della Giunta, invece, sarebbe alquanto latitante. Ma il rimpasto prepasquale sembra soltanto rinviato. «Per il momento ritengo che queste voci siano assolutamente infondate - ha affermato Bonaiuto -. Non ho previsto alcun avvicendamento e ritengo che gli assetti politici siano piuttosto stabili». E in effetti l'argomento rimpasto non è stato affrontato dalla maggioranza, in seno alla riunione di mercoledì. A essere affrontati invece, sono stati argomenti di carattere amministrativo quali per esempio le varianti al Prg che saranno posti al vaglio del prossimo Consiglio comunale fissato per il 13 aprile. Approfittando della moratoria alle varianti votata dal civico consesso e scaduta da qualche settimana, le assise municipali potrebbero votare e approvare proprio quelle varianti al piano più volte rinviate nel tempo. Su tali varianti, però, anche se fossero approvate, penderebbe lo spettro della nullità nel caso in cui dovesse essere reintegrato Rabito alla guida del civico consesso. Il rischio dunque, è di danneggiare chi ha presentato i progetti imprenditoriali.
La sensazione, comunque, è che il fuoco covi sotto la cenere, e le istanze delle singole forze politiche rimangono sopite per lo spauracchio di un rimpasto che metta fuori qualche assessore.
Fonte:
LaSicilia.it il 06-04-2012 - Categoria:
Politica