«Bonaiuto? Reazione scomposta»

«Bonaiuto? Reazione scomposta» PACHINO - Il commissario del Pd, Roberto Bruno, definisce scomposta la reazione del sindaco dopo le critiche del Pd sulla «sprecopoli» in atto nell'amministrazione della città. «Se denunciare lo sperpero di circa 130 mila euro in incarichi, consulenze e posti di sottogoverno, a fronte del disastro in cui versa la città, significa fare demagogia, - afferma Bruno - ciò non toglie il fatto che il sindaco è a capo di un'amministrazione che, ad oggi, fa dello spreco l'unico motore della sua attività di governo». L'esponente di punta del Pd pachinese si chiede quale sia la volontà di dialogo da parte del sindaco. «Bonaiuto scaglia insulti contro l'unico partito che osa porsi come opposizione. Ci ha definiti demagoghi, ignoranti, invidiosi, in malafede, squallidi e staliniani, comunisti e omertosi. Per non parlare dei riferimenti personali fatti ad esponenti del circolo. Se è questa l'anima dialogante del sindaco siamo noi a fare volentieri a meno del dialogo. Stiamo assistendo all'ennesima incertezza politica, con consiglieri eletti all'opposizione e cooptati dentro la maggioranza». Bruno parla inoltre di un gruppo consiliare (il Pdl) che prima cresce a dismisura e poi scoppia alla luce delle profonde contraddizioni regionali.

«Viviamo ancora una volta una fase di incertezza politica a cui noi del Pd contrapponiamo la fermezza delle posizioni, rivendicando il ruolo di essere partito di opposizione a questa amministrazione. Il che significa: diritto e dovere di esercitare un ferreo controllo sull'attività amministrativa e di spesa, - ribadisce Bruno - proponendo proposte serie e di interesse generale». Il riferimento del consigliere del Pd è a temi come la raccolta differenziata, la fondazione «Rudinì», l'emendamento sull'edilizia scolastica e i bandi europei. «Continueremo nel nostro ruolo, consapevoli di assolvere il mandato assegnatoci dagli elettori, proponendo azioni ed iniziative che riguardano l'interesse della città. Così faremo anche per la vicenda della spazzatura, su cui abbiamo già elaborato una proposta che presenteremo a tempo debito. Data la grave situazione finanziaria dell'ente, non è più tollerabile elargire cospicue somme di danaro per incarichi corrisposti per vicinanza politica trattandosi, in molti casi, di persone candidate e non elette nelle liste del sindaco. Analogo ragionamento lo facciamo per la pletora di incarichi formalmente dati a titolo gratuito su cui però è concessa ampia possibilità di spesa in sede di rimborso e su cui ci riserviamo la facoltà di verificarne la consistenza. Il sindaco pensi a risolvere i problemi insoluti: strade, scuole, acqua, tasse».

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 18-11-2009 - Categoria: Politica

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