«Dopo un lungo e faticoso percorso, uno dei prodotti dell'agricoltura italiana più riconoscibili nel mondo ha ottenuto un importantissimo riconoscimento». Con queste parole Nicola Bono, sottosegretario ai Beni e Attività culturali, ha commentato la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea del riconoscimento del marchio Igp (Indicazione geografica protetta) per il «pomodoro di Pachino». Il ciliegino è, quindi, da venerdì in maniera ufficiale e definitiva uno dei 122 prodotti italiani - accanto, per esempio, al parmigiano Reggiano, al prosciutto di Parma - che possono fregiarsi del marchio di garanzia per la provenienza territoriale, che diventa sinonimo di qualità, di certezza delle caratteristiche organolettiche del prodotto.
«Il riconoscimento - spiega il sottosegretario Bono - consentirà a tutti i consumatori, da una parte, di avere la garanzia del marchio originale sul vero pomodoro di Pachino e, dall'altra, agli agricoltori, di vedere tutelata una tradizione produttiva. «Ora il Consorzio dell'Igp - aggiunge Bono - dovrà attivare tutte le misure necessarie per il controllo dei mercati, affinché sia operante la garanzia. «Il riconoscimento dell'Igp - conclude l'on. Bono - è anche un passo importante per i Comuni di Avola, Noto, Pachino, Portopalo e Rosolini, in quel percorso di valorizzazione della storia culturale e produttiva dei nostri territori. Questa valorizzazione, oltre a fornire garanzie per la tutela dei nostri prodotti sui mercati internazionali, apre importanti prospettive nello sviluppo di un turismo sempre più vasto e qualificato».
Fonte:
LaSicilia.it il 06-04-2003 - Categoria:
Cronaca