PACHINO - Botta e risposta a colpi di manifesti pubblici murali tra le forze politiche di Margherita, Sdi, Rinascita e Ds ed il sindaco Giuseppe Campisi. I partiti politici che rappresentano il centrosinistra, fino a qualche giorno fa alla guida della coalizione di governo, hanno fatto affiggere un manifesto chiedendo a gran voce la mozione di sfiducia ai danni del primo cittadino, denominando tale mozione di «salute pubblica». I partiti che alle elezioni contribuirono in maniera determinante all'elezione di Campisi accusano il sindaco di «essersi arroccato in un fortino con i suoi esperti pagati profumatamente con soldi della collettività» e di avere operato un «ribaltone per consumare un predestinato disegno politico».

Le forze politiche di centrosinistra parlano anche di «mercimonio di consiglieri comunali per la poltrona», mercimonio che il sindaco potrebbe impedire rassegnando le dimissioni. I partiti inoltre hanno ricordato a Campisi la solenne promessa pronunciata dal palco della piazza e cioè che avrebbe rassegnato le dimissioni se fosse rimasto senza maggioranza consiliare. La risposta di Campisi non si è fatta attendere, ed è arrivata sempre a mezzo di manifesto murale. «Il sindaco di Pachino -si legge nel manifesto commissionato e sottoscritto da Campisi - è sotto ricatto politico dei partiti di Rinascita, Margherita, Sdi e Ds. Il sindaco ha detto no!!!». Campisi dunque ha ritenuto di parlare direttamente alla città per affermare quanto, ormai da settimane dice, e cioè che le forze della sua stessa ex maggioranza volevano forzare la sua mano nelle modalità di amministrare e nelle prerogative che la legge assicura ai sindaci. Una forzatura a cui il primo cittadino si è opposto ribaltando politicamente lo schieramento che lo sostiene e componendo una giunta centrista dove sono presenti Forza Italia e l'Udc.

Sa.Mar.