A cinquant'anni dalla scomparsa di Vitaliano Brancati, lo scrittore siciliano viene celebrato con un convegno, una mostra ed una rassegna cinematografica. «Brancati. Vizi e virtù degli italiani» è il titolo del convegno che si svolgerà oggi al Piccolo Eliseo promosso dal ministero per i Beni culturali e corodinato dal sottosegretario Nicola Bono. Interverranno la vedova dello scrittore, Anna Proclemer, Giorgio Albertazzi, Turi Vasile, Italo Moscati, Pasquale Squitieri, Giuseppe Patroni Griffi. Attraverso le testimonianze, verrà ricordata l'originalità dell’arte letteraria di Brancati nell'ambito della cultura italiana della prima metà del secolo scorso.
Il convegno sarà anche un momento di approfondimento della vicenda umana e artistica dello scrittore da Pachino, la città di nascita, fino all'esperienza romana. Fra l’altro il teatro Eliseo è legato strettamente alla figura dello scrittore siciliano: nel 1965 vi debuttò «La governante» con la regia di Giuseppe Patroni Griffi. Il convegno rappresenta la prima delle grandi manifestazioni previste, dalla mostra a Roma (Biblioteca Nazionale Centrale, marzo 2005) a manifestazioni espositive e convegni in Sicilia (Pachino, maggio 2005).
Se l'On. Uccio Bono, fosse vissuto nel suo periodo ideale di riferimento culturale o anche nel primo dopo guerra, con la sua provenienza da ex missino, sicuramente avrebbe proposto per Vitaliano Brancati olio di ricino e qualche annetto di galera per le sue libere e blasfeme argomentazioni letterarie. Oggi a distanza di cinquant'anni dalla sua prematura e improvvisa morte si fà promotore e artefice di convegni, mostre e solenni attestazioni di stima per la sua liberalità ideologica etica e morale. Mi sembra il classico caso di utilizzo del diverso e dell'irriducibile liberale e libertario senza tessera di alcun partito, per fini speculativi ed elettorali.