Non ci sono i nove milioni di credito nei confronti della Serit Sicilia per i canoni non riscossi del comune di Pachino. I conteggi degli uffici secondo cui la casa municipale avrebbe dovuto incassare una somma considerevole dall'ente di riscossione si sono rivelati inesatti in quanto effettuati sulla base di un tabulato vecchio. Le somme dovute al comune sono in realtà solo pari ad un terzo di quelle previste, ossia di tre milioni di euro, di cui un milione e mezzo sarebbero già stati versati nelle casse comunali, mentre la rimanente parte per essere erogata necessita una riscossione effettiva delle somme e dunque un pagamento da parte dei cittadini di tasse e tributi. A verificare i conteggi è stato il commissario straordinario Margherita Rizza che si è personalmente recato alla Serit onde tastare il polso dello stato economico comunale sull'orlo della bancarotta. Di fatto dunque, essendo il credito vantato di molto inferiore rispetto a quanto previsto, la situazione è ancor peggiore. Secondo il commissario Rizza la Serit potrebbe aumentare il gettito nei confronti del comune a seguito dell'affido della riscossione anche degli oneri di urbanizzazione, ma Serit a tal proposito si sarebbe riservata di dare una risposta su tale operazione.
Intanto si cerca di lavorare alacremente dal punto di vista dei tributi da percepire per cercare di aumentare gli introiti e ridurre le spese. Una politica di contenimento dunque, quella adottata dal commissario, che appare necessaria per potere affrontare l'elaborazione del consuntivo e della variazioni di bilancio su cui si sta già lavorando dato che il collegio dei revisori è stato definitivamente reintegrato. È stata firmata una convenzione con Poste Italiane che permetterà al comune di inviare ai cittadini pachinesi una lettera con la quale si chiederà di fornire i dati degli immobili in modo da permettere le verifiche incrociate. Per quanto riguarda gli affitti, la Rizza ha ultimato l'ispezione negli immobili di proprietà comunale. Ben tre uffici le cui locazioni sono in scadenza saranno trasferiti risparmiando i canoni di locazione. Si tratta dell'ufficio tributi. Dell'ufficio accoglienza immigrati e dell'ufficio agricoltura che saranno spostati in immobili di proprietà comunale. Per quanto riguarda la vertenza Dusty, è stato confermato lo sciopero di domani indetto da Cisl ed Uil. La casa municipale ha spiccato i mandati di pagamento per circa 400 mila euro a vantaggio della società che cura lo smaltimento rifiuti, ma di fatto le somme non sono state percepite dalla ditta a causa di una generale carenza di liquidità della stessa regione.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 21-11-2008 - Categoria:
Attualità