L'assessore regionale Titti Bufardeci difende l'operato del sindaco Paolo Bonaiuto ed auspica un chiarimento e la normalizzazione dei rapporti tra la provincia regionale di Siracusa ed il comune di Pachino. Bufardeci è intervenuto sulla autosospensione dal Pdl Sicilia di Bonaiuto, finalizzata a manifestare il proprio dissenso di fronte alla bocciatura, da parte del consiglio provinciale, di due rotatorie in arterie stradali importanti. «Non è possibile, -ha affermato Titti Bufardeci, prescindere dalle esigenze del territorio, disattendendo opere attese da anni e che sono di sicuro interesse per l'incolumità pubblica oltre che essenziali per lo sviluppo economico e turistico. Auspico che si faccia chiarezza e possano esserci i margini per ricucire i rapporti. Le divergenze personali non possono far passare in secondo piano le esigenze del territorio». Per quanto riguarda l'autosospensione del sindaco Bonaiuto, Bufardeci ha affermato: «Bisogna che la politica valuti con attenzione la posizione politica del sindaco di Pachino e le problematiche da lui proposte a vantaggio del territorio». Intanto la maggioranza fa quadrato attorno al sindaco, ed il consigliere Salvatore Blundo chiede un referendum per consentire al comune di Pachino di essere annesso nella provincia di Ragusa. Anche Blundo, sulle orme del sindaco, si è autosospeso dal Pdl Sicilia insieme all'assessore Scala. Solidarietà al primo cittadino anche dalla Dc per le Autonomie, da Mandalà (Liberi per Pachino) e da Quartarone, che però non si sono autosospesi ritenendo di dover privilegiare il dialogo. Ad autosospendersi dal partito anche il consigliere Giannone.
Intanto il capogruppo del Pdl al consiglio provinciale Paolo Amato ha spiegato la posizione del consesso aretuseo che ha bocciato i due emendamenti sulle rotatorie. «Occorre fare chiarezza -ha affermato Amato-. Il consiglio provinciale non è contrario alla realizzazione di opere pubbliche importanti e strategiche, tuttavia non si può pensare un emendamento e proporlo su due piedi, ma va concordato e pianificato». Amato ha spiegato che era stato concordato come nessun emendamento doveva essere proposto durante la seduta di approvazione. «Se Iacono non è stato informato di ciò, lo addebiti al suo capogruppo e non certo ai consiglieri della zona sud che hanno a cuore le sorti del territorio ma che sono stati chiamati a rispettare degli accordi presi con il consenso di tutti». Per Amato bisogna fare i conti anche con una situazione di cassa precaria che non consente margini di manovra.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 02-07-2010 - Categoria:
Politica