NOTO - Dopo il prestigioso riconoscimento ottenuto con il mare di Noto che risulta tra il più pulito e, non solo della Sicilia ma dell'intera Italia, ecco che un altro importante premio sarà consegnato agli amministratori netini, dal comitato nazionale di Legambiente, per la più bella spiaggia d'Italia. Il premio sarà consegnato al sindaco, Michele Accardo ed all'assessore al turismo, Roberto Figura, il 22 luglio all'interno del castello del comune di Scarlino in provincia di Grosseto ed in occasione della manifestazione che vedrà riuniti gli undici comuni d'Italia che sono stati insigniti del riconoscimento. La spiaggia di Cala Mosche di Noto risulta, infatti, tra le undici più belle d'Italia, una spiaggia miracolosamente scampata alla cementificazione dove sono conservate integre le sue caratteristiche paesaggistiche. «Si tratta di un altro importante riconoscimento che premia - ha sottolineato l'assessore al turismo Figura - la città barocca per il lavoro straordinario svolto in questi anni in tutta la zona costiera.
Il premio assegnato alla spiaggia di Cala Mosche dalla Legambiente non è altro il costante impegno di tutti coloro che sono impegnati da anni alla salvaguardia ed alla tutela della nostra costa che si estende da Calabernardo fino a Marzamemi». Da anni infatti la città, grazie all'impegno della associazioni ambientalistiche che operano nel territorio tra cui le locali sezioni di Legambiente, Ente fauna siciliana e Verdi, si è potuto difendere dalle speculazioni il mare e le spiagge. Anche il sindaco Michele Accardo nel ricevere la lettera del segretario nazionale di Legambiente, Angelo Gentili, con cui segnala che la suddetta spiaggia risulta tra le più belle d'Italia ha detto: «La città di Noto è conosciuta nel mondo per il suo straordinario barocco e per la unicità e bellezza dei suoi monumenti, dichiarati patrimonio dell'Umanità ma, ora si può dire, che è conosciuta anche per il suo azzurro mare, considerato tra i più puliti del Mediterraneo e per le spiagge considerate tra le più belle d'Europa».
B. T.
Fonte: LaSicilia.it il 21-06-2005 - Categoria: Cronaca