Cambio al vertice della Fidapa Rita Belfiore subentra alla Basile
S'inaugura stasera l'anno sociale 2003-2004 della Fidapa di Pachino. La sezione pachinese della Federazione italiana donne arti professioni e affari" si presenterà agli associati e alle autorità invitate nell'aula magna del quarto istituto comprensivo Vitaliano Brancati. Il nuovo presidente della sezione pachinese, Rita Belfiore Cammisuli, leggerà la relazione introduttiva dopo il saluto del presidente uscente, Teresa Basile Borgh, che ha guidato la Fidapa di Pachino negli ultimi anni. Stasera, inoltre, verranno presentate le attività sociali di una associazione che si è ritagliata uno spazio significativo nel panorama locale.
Nel corso della serata ci sarà anche un recital musicale che sarà presentato dai docenti del corso ad orientamento musicale del quarto istituto comprensivo Brancati diretto da Paolo Dipietro. Interverranno i docenti Giuseppe Rafalà (clarinetto), Carmela Scala (violino), Cesare Carbonini (strumenti a percussioni) e Donatella De Luca al pianoforte. La cerimonia di presentazione dell'anno sociale della Fidapa avrà inizio alle ore 18. Questa associazione si è segnalata di recente anche per aver partecipato alla presentazione del libro di poesie della poetessa pachinese Brunella Mallia a conferma dell'attivismo dell'associazione.
Fonte: LaSicilia.it il 08-11-2003 - Categoria: Cronaca
Non ho nulla contro la emancipazione delle donne, a condizione, però, che non si servano della loro capacità di presuazione per dettare le regole della storia. Recentemente mi è successo di avere parlato con una nota giornalista locale di pachino e gli ho rilasciato, diciamo, una intervista sugli intendimenti veri dei miei siti che nel suo articolo ha palesemente tralasciato. Ebbene, non solo ha stravolto completamente le cose da me dette, ma ha ignorato quanto da me sottolineato facendomi dire cose che non sono state neanche pensate. Solo dopo ho appreso che per arrotondare lo stipendio di giornalista è anche "portavoce" ufficiale dell'amministrazione comunale di Pachino. Una stringente e deontologica contraddizione in termini di serietà etico-morale sulle norme minime del giornalismo professionale. Che solo in una realtà come quella della "La Sicilia" può verificarsi questa contradittoria condizione. Io auguro alla nota giornalista ogni bene e una futura sicura collocazione magari presso lo stesso ente a cui oggi ella offre servizievoli servigi. Ma una cosa è sicura: non può fare la giornalista. Per non parlare della foto catturata dal sito e di fatto è stata "rubata" senza una mia preventiva autorizzazione alla pubblicazione.Infatti avevo mandato altre due foto su richiesta della fumosa testata , via e.mail, che sono state sistematicamente ignorate: vergogna!!!!!!
Intervista a Claudio Fava Eurodeputato dell'Ulivo sulla situazione del Comune di Catania e il rapporto delle consulenti.
Giornalista domanda:
Scelte giornalistiche al comune condizionate dal monopolio privato catanese?
Fava:risponde
"Secondo noi (il monopolio di Ciancio, ndr) pesa in questa città e pesa in Sicilia, perché diventa poi un modo per strizzare sempre l'occhio a chi controlla le leve dell'informazione. Io vorrei chiedere ad esempio al signor sindaco che cosa ha prodotto il signor Alfio Spadaro, al quale non è stato rinnovato il contratto, ma che si è beccato una sessantina di milioni. Per quale tipo di consulenza? Per fare cosa? Per produrre cosa? E' un nome fra i tanti, scelto a caso, cioè siamo di fronte a dodici miliardi di consulenze che hanno rappresentato un valore aggiunto per questa città o l'ottanta per cento di queste consulenze sono figli, nipoti, figliastri, amici, amici degli amici. Noi lo abbiamo detto due anni fa e abbiamo letto delle delibere che erano agghiaccianti. Ragazze stimabilissime, ma che a vent'anni si trovavano a avere incarichi di consulenza di assoluta professionalità, appena diplomate. Un signore che faceva il pilota di elicotteri e che è diventato il capo degli spostamenti celeri della segreteria particolare del sindaco, prima che gli mettessero i ferri ai polsi, lo inquisissero per non si è capito quali malefatte nelle sue passate… Siamo allibiti. Lo abbiamo detto due anni fa, il sindaco non ha fatto una piega, ha continuato a produrre clientelismo.