PORTOPALO - Una situazione di caos, dovuta all'elevato afflusso di persone, si registra nei pressi della struttura privata che funge da mercato ittico. Il sindaco, Fernando Cammisuli, si è detto preoccupato poiché in questa fase è difficile garantire persino l'ordine pubblico. "Da settimane attendiamo che da Palermo ci venga revocata la sospensione del marchio Ce per riaprire il mercato ittico. Abbiamo inviato tutta la documentazione necessaria - afferma il sindaco - ma i competenti organi regionali nicchiano per ridarci l'autorizzazione tanto attesa. Mi chiedo che cosa stiano ancora aspettando". La vicenda del mercato ittico esplose alla fine di maggio. Un controllo delle forze dell'ordine mise in evidenza, nella struttura, irregolarità igienico-sanitarie. Da qui la sospensione del marchio Ce. Il sindaco fece ricorso al riesame che revocò la disposizione di chiusura. Nel frattempo il Comune ha messo in atto tutti gli adempimenti previsti per adeguare la struttura ai rilievi delle autorità di controllo. E si è rimasti in attesa che l'organo regionale, preposto al rilascio del marchio Ce, emettesse il provvedimento di revoca della sospensione, che vorrebbe dire riapertura del mercato ittico.
"E' un ritardo inspiegabile - aggiunge Cammisuli - e vista la gravità della situazione ho informato, verbalmente e con documentazione scritta, anche il prefetto di Siracusa". Ieri, sin da metà mattinata, al porto si è notata la presenza dei carabinieri della locale stazione guidata dal maresciallo Brundo, informato della situazione direttamente da Cammisuli. Il sindaco ha contattato inoltre il comandante dell'Ufficio locale marittimo, Salvatore Cascione. "Non è possibile perdere tempo in questo modo - prosegue Cammisuli - ne va del settore più importante della nostra economia. E poi mi chiedo perché al momento di fare il sequestro e di revocare il marchio Ce, tutto fu eseguito con celerità mentre adesso si temporeggia oltremisura".
Sergio Taccone
Fonte:
LaSicilia.it il 20-08-2005 - Categoria:
Politica