PORTOPALO - «Sulle cause che portarono l'amministrazione comunale a chiudere il mercato ittico la verità è nota a tutti. La struttura venne chiusa poiché i commissionari, tranne uno se non sbaglio, erano, chi più chi meno, morosi». Il docente universitario Fernando Cammisuli, sindaco del comune portopalese dal giugno '99 al maggio 2009, a distanza di alcuni giorni dal botta e risposta tra la locale associazioni pescatori e l'amministrazione comunale, torna sulla vicenda inerente la chiusura del mercato ittico. «Oltre alla morosità dei commissionari non bisogna dimenticare un dato fondamentale che ci spinse a chiudere la struttura ittica: come è stato indicato dal vertice dell'amministrazione comunale oggi in carica, ben due bandi pubblici andarono deserti. Quindi, non avevamo scelta: la chiusura - aggiunge l'ex sindaco Cammisuli - fu una scelta obbligata per evitare di andare in perdita dato che le uscite erano di gran lunga superiori alle entrate». Cammisuli parla di atti precisi e a prova di smentita. «Si tratta di atti pubblici, facilmente visionabili. I bandi andarono deserti. Solo un commissionario - sottolinea Fernando Cammisuli - presentò la richiesta per l'assegnazione del posteggio all'interno del mercato, gli altri preferirono voltarsi dall'altra parte e utilizzare le loro strutture private. Da un punto di vista economico, avremmo avuto, tenendo aperta la struttura ittica, molte più uscite rispetto alle entrate.
Quindi, la decisione di chiuderlo va vista nell'ottica di un contenimento dei costi. Paradossalmente, fu più conveniente per le casse municipale tenere il mercato chiuso che aperto con un solo venditore».
Subito dopo, la struttura è stata sottoposta a vari interni di ristrutturazione ed adeguamento interno che hanno procrastinato la disponibilità del mercato ittico. Non vanno tralasciate, inoltre, i numerosi casi in cui l'area mercatale è stata adibita, per questioni di ordine pubblico e dietro stretto raccordo tra l'Amministrazione comunale e la Prefettura, a centro di prima accoglienza durante gli sbarchi di migranti avvenuti nella costa portopalese. Adesso sono in tanti ad attendere la riapertura. Presto, l'Amministrazione comunale sarà chiamata a dare risposte precise e tempi certi circa le modalità di utilizzo del mercato ittico. Utilizzo che dovrà passare da un progetto in grado di coinvolgere tutti gli addetti ai lavori che operano all'interno della marineria locale.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 14-02-2013 - Categoria:
Politica