PORTOPALO - La fase amministrativa '99-2004 andrà in archivio come la più stabile nella storia politica portopalese.
La giunta guidata dal sindaco Fernando Cammisuli infatti è andata avanti con l'appoggio costante dei nove consiglieri (su un totale di 15) eletti quattro anni e mezzo fa nella lista del movimento "Portopalo Duemila" poi cresciuto di un'unità con il passaggio di Salvatore Curcio, attuale vicepresidente del consesso civico. Una maggioranza di centro-destra dove il sindaco ha avuto la capacità di tenere salda la coalizione. Ed il ruolo dei partiti? Alleanza Nazionale esprime oltre al primo cittadino anche due assessori (e la vicesindacatura), Forza Italia ha dalla sua un assessore ed il capogruppo di maggioranza mentre l'Udc può vantare il presidente del civico consesso e un assessore carico di deleghe di spicco nell'azione amministrativa come il turismo, l'ecologia e i lavori pubblici. Una formula quella voluta da Cammisuli che ha assicurato stabilità e consentito alla giunta di portare avanti il programma elettorale che la maggioranza relativa dei cittadini scelse di premiare alle precedenti amministrative.

Il capogruppo di maggioranza Agostino Campisi delinea i prossimi passaggi. "Entro la fine di gennaio presenteremo al sindaco la posizione del gruppo consiliare di maggioranza - afferma Campisi - e sarà quindi Cammisuli a trarre le giuste conclusioni sulle nostre posizioni». E sul ruolo del consiglio comunale in questa legislatura? «Il consesso civico ha lavorato non bene ma benissimo - aggiunge Campisi - approvando tutti i provvedimenti esitati dalla giunta e supportando l'esecutivo cittadino nel migliore dei modi». Si preannuncia un periodo senza esclusioni di colpi all'insegna della dialettica politica e con un confronto continuo con i cittadini, molti dei quali sono rimasti lontani dalle vicende politico-amministrative. Basti analizzare le presenze del pubblico, veramente molto scarse, durante le sedute del consiglio comunale. Un «assenteismo» senza dubbio negativo.

S. T.