La dichiarazione di ieri del sindaco è piuttosto chiara e netta. Non ha alcuna intenzione di ottenere una solida maggioranza consiliare. L’obiettivo di questa posizione è più che chiara. Invece di lavorare per avere un progetto politico vero che gli possa dare una prospettiva di sviluppo, preferisce mantenere congelata questa situazione di stallo. Tale decisione la dice lunga sull’intenzione del sindaco di dialogare con il consiglio comunale e avere con esso quella dialettica politica, con una maggioranza e un’opposizione, che gli avrebbe potuto permettere di amministrare correttamente.
Ma allora perché il sindaco non vuole avere una maggioranza vera?
Perché chiede ai consiglieri senso di responsabilità quando lui non ne dimostra alcuna ?
Perché continua a tacere sulle dimissioni dell’ingegnere Drago da lui incaricato fino alla fine del 2007?
Il sindaco non vuole avere una maggioranza perché preferisce lavorare senza vincoli politici, in maniera tale da potersi spostare (lui crede) allegramente da una posizione all’altra senza pagare pegno. Ma non si rende conto, evidentemente a causa della sua impreparazione politica e amministrativa, che questa condizione dimostra la sua palese incapacità politica.
Non si vede alcun senso di responsabilità, inoltre, in questo appello: se da un lato, infatti, ritiene di essere soddisfatto e di potere lavorare con serenità, dall’altro perché chiede ai consiglieri un senso di responsabilità che egli non ha mai dimostrato ?
Forse il sindaco non si è ancora messo d’accordo con se stesso su questa posizione, se i consiglieri che ha gli bastano. La verità, purtroppo, è che i consiglieri che lo sostengono gli servono solamente per non andare a casa e la sua attività, o meglio inattività, preferisce, come sempre, condurla da solo. Tanto è vero che fino ad oggi non ha ancora chiarito perché l’ingegnere Drago si è dimesso dall’incarico che Campisi stesso gli aveva confermato fino a dicembre 2007.
Forse non vuole dirci la verità per paura di urtare la suscettibilità di questi suoi autosufficienti consiglieri?
Forse non riesce a dirci che è stato ricattato?
Noi siamo convinti che lui sia stato ricattato dai suoi attuali sostenitori e, poiché non dimostra di avere alcuna idea di come amministrare e di come guidare la città di Pachino, l’unica possibilità è quella di azzerare tutto, di rimetterci sulla linea di partenza e andare a nuove elezioni.
Questo è l’unica cosa che Campisi può fare per dimostrare di avere senso di responsabilità, abbandonare la poltrona di sindaco e dimettersi.
Pachino e i pachinesi ringrazieranno.
Pachino, 14/06/2007
f.to Turi Borgh
Fonte:
Turi Borgh il 15-06-2007 - Categoria:
Comunicati