PACHINO - "Ritengo che il ricorso presentato al Tar di Catania per il reintegro del sindaco Giuseppe Campisi, ha serie possibilità di essere accolto". È quanto affermato dal legale dell'ex primo cittadino, l'avvocato Pinello Gennaro, che ieri ha chiarito le strategie difensive elaborate per rimettere in sella il primo cittadino chiedendo di annullare gli atti del civico consesso che lo scorso 25 settembre lo avevano destituito dalla carica. "Ci sono almeno cinque motivi legati a vizi procedurali, -ha affermato l'avvocato Gennaro- e due di carattere sostanziale che ci fanno essere ottimisti circa il positivo esito del ricorso, per cui riteniamo che la sospensiva sia certamente un obiettivo raggiungibile. Riteniamo fra l'altro che le motivazioni addotte nel ricorso siano difficilmente smontabili e confutabili, dato che si tratta di abnormità commesse nelle varie fasi amministrative". Il legale rosolinese, già esperto legale del comune di Pachino, ha ripercorso tutte le fasi e le varie sedute consiliari che portarono all'impeachment del sindaco. Si tratta di passaggi molto articolati, fatti di una serie di rinvii, alcuni dei quali votati, altri invece frutto di automatismi per effetto della mancanza del numero legale, che certamente non rendono semplice la questione. Tutto è stato ricostruito nel corposo ricorso di ben 50 pagine dattiloscritte e che nei prossimi giorni sarà notificato ai 20 consiglieri comunali oltre che alla casa municipale e alla Regione.
"Il ricorso non è stato proposto solo dall'ex sindaco Campisi, -ha affermato Gennaro- ma anche da altri 4 consiglieri comunali. Ciò perché alcuni vizi procedurali potevano sollevarli soltanto i consiglieri e non certo il sindaco. Si tratta infatti di vizi di notifica o di mancate convocazioni di cui il primo cittadino, che non fa parte del consiglio comunale, non può avere contezza. Ecco perché il ricorrente non è soltanto Campisi ma il ricorso è stato proposto anche dai consiglieri". Alcuni dei vizi di notifica sono addirittura eclatanti. Basti pensare che i messi hanno notificato la convocazione al consigliere Salvatore Campisi, fratello del sindaco, nelle mani della nuora nonostante il figlio del consigliere non risulti essere sposato. "Ritengo, -ha concluso l'avvocato Gennaro- che qualora il sindaco dovesse essere reintegrato, la stessa sorte non potrebbe avere il consiglio che invece è risultato inadempiente rispetto alla diffida dell'assessorato regionale agli enti locali a votare il bilancio. Il civico consesso, invece di rispondere positivamente alla diffida e votare i conti pubblici, ha preferito destituire il primo cittadino ed autosciogliersi per cui non può essere reintegrato".
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 08-11-2008 - Categoria:
Cronaca