Carcasse di animali nella vecchia stazione

PACHINO - Un problema di natura igienica, complice la calura estiva ed alcune carcasse di animali rinvenuti morti, è stato all'origine di alcuni interventi posti in essere da personale comunale nei giorni scorsi nei locali delle vecchia stazione ferroviaria ad oggi occupati da persone che li utilizzano come residenza. Si ripresenta così anche per la nuova amministrazione l'annoso problema della destinazione dell'ex stazione di via Pietro Nenni che costituì una delle bucce di banana su cui scivolò la maggioranza del precedente sindaco Sebastiano Barone. La questione stazione ferroviaria va analizzata sotto un duplice aspetto. In primo luogo va risolto il problema dell'occupazione abusiva dei locali. Per altro pare che ultimamente la struttura sia passata di mano ed ora sia occupata da persone diverse rispetto a quelle originarie. Un problema, quello dei residenti nella stazione, che i servizi sociali in passato hanno cercato di risolvere studiando una sistemazione alternativa per gli occupanti che però si sono sempre rifiutati di rilasciare l'immobile. In secondo luogo va stabilita la destinazione che si vuole dare alla struttura. Con insistenza si parla della possibile realizzazione di centro fieristico o più genericamente di polo polifunzionale.

L'amministrazione Barone aveva avviato le pratiche per la creazione di una Stu, una sorta di società a partecipazione pubblica per studiare le soluzioni realizzative possibili. Tale provvedimento incontrò il parere contrario del consiglio comunale che non aveva le idee chiare sulle quote di partecipazione e si pronunciò pertanto in maniera negativa. La nuova amministrazione invece, stando ad indiscrezioni, avrebbe già contattato direttamente il settore gestionale della società FS S.p.a. Le ferrovie infatti sono proprietarie di tutta la struttura e spetta alla società per azioni, erede delle vecchie Ferrovie dello Stato, provvedere alla manutenzione dei luoghi oltre che ad essere responsabile dell'uso che ne viene fatto dei luoghi stessi. Una presa di posizione, quella dei neo-amministratori, che potrebbe anche spingere la società ferroviaria a cedere in convenzione al comune gli edifici che dunque potrebbero essere sfruttati a vantaggio della collettività secondo un decoro maggiormente consono alla utilità pubblica.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 06-07-2006 - Categoria: Cronaca

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